Lazio. Il caos della psichiatria all’ospedale G.B.Grassi di Ostia
di Lucio Di Camillo
25 MAR -
Gentile direttore,
oggi al Grassi di Ostia sono presenti nel reparto psichiatria 22 pazienti di cui 7 in corridoio, 2 in protocollo suicidio e 2 in trattamento sanitario obbligatorio. Riscontriamo un palese abbassamento dei livelli minimi assistenziali con elevato rischio di errore sanitario e l'esposizione oggettiva degli operatori a rischi medico legali. Nonostante tutto il personale sanitario sta facendo miracoli ,ma non si può andare avanti cosi,il personale è allo stremo.
Nel contempo sono circa 3 mesi che sono stati assegnati 45 infermieri provenienti dall'ex-INRCA nella nostra ASL, ma dobbiamo constatare che nonostante nostre denunce la maggior parte di essi ancora non sono stati ancora inviati in ospedale. La loro collocazione porterebbe una boccata d'ossigeno alla psichiatria, ma anche a tutti i reparti dell'ospedale Grassi. Perché l'azienda ancora non assegna questo personale a costo zero?
Questa ASL paga l'errata gestione delle risorse umane degli anni precedenti che ha creato delle anomalie evidenti, ed ora si è aggiunto da qualche mese la mancanza del dirigente delle professioni sanitarie e sociali per disposizioni regionali dettate da regole di risparmio, come organizzazione sindacale, anche in questo caso, abbiamo proposto una soluzione a costo zero per l'azienda.
Speriamo che le nostre richieste vengano ascoltate per il benessere dei pazienti che in questa crisi sono quelli che stanno pagando il prezzo più elevato.
Lucio Di Camillo
Dirigente UIL FPL
25 marzo 2013
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