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Stanno finendo anche i tempi supplementari per il Ssn 

di Alessandro Giustini

11 OTT -

Gentile Direttore,
per mesi (ed anni oramai) si sono moltiplicate le analisi sui cntinui e crescenti malfunzionamenti di molti aspetti del Ssn. Sono sempre più chiaramente emersi i fatti che non rispondono più ai compiti essenziali del servizio sanitario verso i Cittadini: equità, generalità, tempestività, efficienza e prima di tutto gratuità.

Le crescenti Liste di Attesa sono solo un (non piccolo ) esempio, ma emergono le enormi discrepanze sulla garanzia dei LEA a livello nazionale e non solo in alcune Regioni ma anche in quelle che apparentemente pretendono di collocarsi, tramite analisi e dati che potremmo definire “fatti in casa” nelle condizioni migliori. Basta raccogliere le opinioni dei cittadini ed i dati di analisi imparziali (come il Gimbe ) per vedere la gravità dovunque della situazione. Dalla creazione nel 2001 della loro autonomia le Regioni tutte (e le Aziende ) in realtà hanno fallito e stanno continuando a chiedere ulteriori fondi alla Stato per continuare nel loro disordine e nella loro opera di frammentazione di un servizio che deve esser Nazionale. Sempre più evidente è l’assoluta perdita di controllo e di previsione dei costi e del management , che almeno poteva esser un pregio della aziendalizzazione. Peraltro usare il termine Azienda è stato il modo migliore per certificare che la Salute diventava a tutti gli effetti una merce da mettere a mercato libero: Mercato libero fondato dalla apertura alla Sanità Assicurativa Integrativa che mira a diventare sostitutiva. .

Chi può si cura e chi non può aspetta e non si cura!

Contemporaneamente sono saltati anche i fondamentali meccanismi di formazione adeguata del personale per coprire tempestivamente i bisogni (facilmente prevedibili questi si ) dell’evoluzione anagrafica della popolazione (e degli stessi operatori), dell’evoluzione epidemiologica , della trasformazione della rete sociale nella Comunità.

Oggi tutti a riempirsi la bocca di One Health, di Telemedicina, Terapie Digitali, di Intelligenza Artificiale, di PNRR come se per queste cose non fosse ancor più necessario un SSN unitario, effciente, dotato di personale competente e sufficiente nel numero e nelle diverse discipline sia per gli Ospedali che per i servizi distribuiti nel territorio in prossimità dei bisogni.

Il finanziamento al SSN deve esser senza dubbio adeguato per garantire che possa svolgere il proprio compito, ma si pensa veramente di versare altra acqua buona in un secchio che è sempre più sfondo e rugginoso ?

Oppure è il momento in cui il Governo deve metter mano ad una profonda revisione organizzativa e gestionale del Sistema come in tanti sperano ?

La risposta mi pare scontata se con un minimo di onestà intellettuale tutti gli operatori, i politici , gli amministratori che anche meglio di altri vedono questo precipitare della situazione, intendono uscire dalla ipocrisia che a certi livelli continua a dominare. Non possono prevalere interessi di parte politica che mirano solo a scaricare le colpe a destra o sinistra quando è evidente che i problemi (e le responsabilità) sono tante ed a tanti livelli.

Chi dall’opposizione parla sempre di Diritti e chiede solo un aumento dei fondi per il SSN e chi Governa stretto dalle difficoltà storiche e nella limitatezza odierna delle disponibilità economiche sicuramente vedono bene le problematiche di governance a tutti i livelli; vedono le inadeguatezze regionali di ogni colore; ma non possono entrambi far finta di nulla rispetto alla crescente crisi anche di fiducia verso il SSN, e prima di tutto alla evidenza di mancanza di cure adeguate per tantissimi cittadini .

Ci vorrebbe uno “scatto” da parte della classe politica tutta rispetto a questo problema che sappiamo esser fondante nella convivenza anche democratica del nostro Paese.

Negli anni prossimi (perché ci vogliono anni per almeno migliorare la drammatica situazione attuale ) credo che questo potrebbe esser veramente un grande merito per chi si impegnasse con coraggio, serietà e ripeto onestà intellettuale: gli elementi scientifici e culturali sono tutti molto chiari e tanti esperti si sono da tempo impegnati a diffonderli ed argomentarli.

È realistica e possibile una rifondazione del SSN con i medesimi obiettivi della 833 ma con organizzazione adeguata al tempo trascorso. Un Servizio Sanitario “Dentro il nostro tempo e nella nostra complessità” (Agnetti)
Sta per arrivare il fischio finale e termineranno anche i tempi supplementari per il Servizio Sanitario Nazionale che rischia di esser definitivamente sconfitto e retrocesso!

Alessandro Giustini



11 ottobre 2024
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