Carenza medici area critica, benvenuti a Pyongyang
di Annalisa De Nucci
01 FEB -
Gentile Direttore,desidero condividere alcune preoccupazioni come medico anestesista del Ssn Lombardia e come potenziale paziente di tale Ssn. La Regione Lombardia ha recentemente messo in atto e ventilato l’adozione di provvedimenti quali l’istituzione di liste regionali di medici senza una sede di lavoro definitiva, la possibilità per le ASST di inviare proprio personale in altri ospedali grazie alla creazione estemporanea di convenzioni e da ultimo la possibile istituzione a livello nazionale dell’obbligo a rimanere in servizio fino oltre i 70 anni.
Sono quindi rimasti solo parole gli slogan relativi alla conciliazione vita privata e lavoro, alla rivalutazione dei carichi di lavoro in funzione dell’età e dei limiti che l’età porta (tempi di recupero più lunghi dopo turni di notte o 12 ore, minor efficienza mentale, patologie legate all’invecchiamento come quelle cardiovascolari).
Questo stato di cose sta allontanando i giovani e non solo dalla professione medica: i nostri specializzandi non scelgono più professioni ospedaliere perché ciò equivale a scegliere di entrare in un sistema tipo Corea del nord.
L’unico modo di avere anestesisti, medici di emergenza o chirurghi sarà quindi obbligare le persone che si iscrivono a medicina a scegliere queste specialità.. .e poi dovremo obbligare i nostri giovani ad iscriversi a medicina... benvenuti a Pyongyang!
L’invito dell’Oms e dell’Europa ai governi a rendere attrattivo in Ssn va in tutt’altra direzione come ben esposto nel vostro articolo del 29 gennaio:
L'invito dell'Oms/Europa ai governi per rendere attrattivo in ssn va in tutt'altra direzione come ben esposto nel vostro
articolo del 29 gennaio.
Mi chiedo sempre più spesso chi mi curerà il giorno non lontano in cui io sarò paziente.
Dott.ssa Annalisa De Nucci
01 febbraio 2024
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