Ospedale a rischio se non può chiedere il Green Pass a tutti: un buco normativo da colmare subito
14 OTT -
Gentile Direttore,
in base alle norme vigenti l’obbligo di Green Pass per accedere all’interno dell’ospedale riguarda gli operatori ed i visitatori. Per quanto riguarda l’utenza che accede dall’esterno per prestazioni ambulatoriali, prestazioni di diagnostica o solo per prenotazioni esami, non si hanno indicazioni e pertanto gli operatori non possono richiedere all’utenza di esibire le adeguate certificazioni.
Questo determina:
1) La possibile esposizione degli operatori al grave rischio di dover lavorare in un ambiente non sicuro.
2) La possibile esposizione di altra utenza che staziona in ambienti promiscui come le sale d’attesa ed anche dei pazienti ricoverati che spesso utilizzano gli stessi locali per la diagnostica, col rischio di azioni di rivalsa nei confronti dei responsabili delle strutture interessate.
3) Il grave rischio che in caso di comparsa di un “cluster” all’interno di una struttura che ospita anche utenza esterna “non soggetta a controllo”, sia impossibile effettuare i dovuti tracciamenti.
Chiedere il possesso del Green Pass o l’esecuzione di un tampone (che in questo caso graverebbe solo sull’ospedale) non significa negare l’accesso alle cure: qui non si tratta di gestire un’emergenza (a questo pensa il Pronto Soccorso che presta assistenza sempre ed a tutti, salvo effettuare i tamponi per destinare ciascun paziente in aree adeguate e protette), ma di gestire un flusso di persone che accedono a vario titolo all’interno di un ospedale in modo sicuro e coerente con quanto stabilito per tutti i luoghi pubblici e gli ambienti di lavoro: occorre colmare il vuoto normativo in modo che non vi siano discriminazioni: parente accompagnatore o in visita a degenti green pass obbligatorio, operatore sanitario green pass obbligatorio, utente per prestazioni ambulatoriali no green pass obbligatorio (e neanche la possibilità di domandare se ne è in possesso o meno!)
L’accesso in ospedale, a qualsiasi titolo deve avvenire rispettando le norme di sicurezza, senza deroghe non giustificate dall’emergenza.
Il Legislatore deve avere il coraggio e la coerenza di garantire, specie in un Ospedale, il massimo della sicurezza. Non si può essere “covid free” nei locali pubblici ed a rischio dentro un Ospedale!
Dott. Sandro Petrolati
Segretario aziendale ANAAO Assomed A.O. San Camillo Forlanini Roma
14 ottobre 2021
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