Il Festival cinematografico “Tulipani di seta nera” premia un’infermiera per il suo impegno verso i socialmente fragili
Maria Rosa Martellini lavora al Servizio per gli stranieri dell’ospedale dell’Ao San Giovanni Addolorata di Roma. E' stata premiata per la sua testimonianza di una presa in carico che garantisce il diritto universale alla salute e la prevenzione di malattie legate alla povertà e alla marginalità. Il racconto di Maria Rosa Martellini inaugura la rubrica social dell’AO “Dietro il camice. Storie dall’ospedale” dedicata alla testimonianza di medici e operatori dell’Azienda.
30 GIU - Un premio speciale a chi “da oltre 20 anni si impegna e lavora con la missione di aiutare gli invisibili. Ogni giorno lotta contro un sistema che esclude i più disagiati, riuscendo ad accendere un faro di speranza per coloro che ne hanno più bisogno. Il suo costante impegno e aiuto hanno portato il sorriso sui volti di tante persone lasciate senza supporto”. Con questa motivazione l’infermiera Maria Rosa Martellini dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma è stata premiata nel corso del Galà del Festival Internazionale Film Corto “Tulipani di Seta Nera” in onda ieri 29 giugno su Rai 2.
A consegnare il premio denominato“Un sorriso diverso” il Direttore Generale Tiziana Frittelli che ha sottolineato come “il Servizio sanitario per stranieri istituito presso l’Ospedale si occupa sia di cittadini comunitari che extracomunitari di passaggio o regolarmente residenti, ma soprattutto di persone sprovviste di permesso di soggiorno. Un servizio utilissimo – ha detto - per garantire il diritto universale alla salute e la prevenzione di malattie legate alla povertà e alla marginalità. Maria Rosa Martellini è la testimonianza di quanto la nostra Azienda non sia una somma di competenze, ma un ecosistema fatto di persone, di bisogni, di attese, di emozioni e di storie”.
Il Servizio per gli stranieri opera nell’ambito della UOC Direzione medica dei presidi ospedalieri e della UOS Bed Management e continuità assistenziale. Dal 2017, proprio per venire incontro alle esigenze di ascolto, accoglienza e presa in carico di ogni forma di fragilità sociale nel centro della Capitale, si è dotato di un servizio di mediazione interculturale e linguistica gratuito che assicura maggiore vicinanza tra paziente ed operatore sanitario, garantisce un equo diritto all’informazione sanitaria e alle cure per tutti, migliorando la gestione ospedaliera.
“Sono numerose le persone straniere che usufruiscono del nostro servizio, ma che non riescono ad avere una reale consapevolezza della malattia e delle cure a causa delle difficoltà linguistiche e sociali di provenienza. Le difficoltà comunicative – ha detto Maria Rosa Martellini - sono spesso notevoli e possono creare una non piena fruibilità dei servizi o addirittura un mancato accesso all’assistenza ospedaliera. Ringrazio la Direzione Strategica per avermi accompagnata in questo riconoscimento che dedico a tutti i miei colleghi infermieri, ai medici con cui collaboriamo quotidianamente e ad ogni singolo operatore coinvolto”.
Il racconto di Maria Rosa Martellini inaugura la rubrica social sul canale Youtube dell’AO San Giovanni Addolorata “Dietro il camice. Storie dall’ospedale” dedicata alla testimonianza professionale e personale di medici e operatori che prestano servizio nelle strutture dell’Azienda. Di seguito il video “Mammarosa. Una rarità nella presa in carico”.