Potenziamento Ssr e organici, ecco l’accordo tra Regione e sindacati
Oltre alla proroga dei contratti in scadenza, alla programmazione delle procedure concorsuali per l’assunzione a tempo indeterminato e alla stabilizzazione dei precari, sindacati e regione hanno concordato sulla necessità di valutare i fabbisogni del personale nel prossimo triennio, tenendo conto anche del potenziamento dell’assistenza sanitaria territoriale. Dalla Cisl Medici anche la richiesta di un tavolo urgente per l'Accordo Integrativo Regionale con gli Specialisti Ambulatoriali. IL TESTO
03 MAG - C’è molto più che la
proroga al 31 dicembre 2021 dei contratti dei operatori impegnati nel contrasto al Covid nell’accordo siglato venerdì scorso tra l’Assessorato alla Sanità della Regione Lazio e le Organizzazioni Sindacali della Dirigenza Medica, Sanitaria e PTA per il rafforzamento del servizio sanitario regionale e il potenziamento del capitale umano. Si parla, in particolare, della programmazione delle procedure concorsuali per l’assunzione a tempo indeterminato e della stabilizzazione dei precari, nonché della necessità di valutare i fabbisogni del personale nel prossimo triennio,
Secondo i dati diffusi dall’assessorato alla data del 31 dicembre 2020 nell'intero SSR del Lazio risultano essere impiegati circa 51.750 lavoratrici e lavoratori a fronte dei circa 46.400 del 31 dicembre 2019; nel 2020 sono entrate nel SSR n. 8.454 unità di personale di cui n. 5.530 infermieri, n. 1.419 medici e n. 1505 di altre professioni sanitarie. Attualmente l'età dei dipendenti supera nella media i 54 anni. Ma “alla luce delle carenze organiche, rilevate in particolare nell’aria dell’emergenza” e della necessità di “tenere costantemente attenzionato il dato dei pensionamenti e di tutte le altre forme di cessazione del personale”, si concorda sulla necessità di azioni volte al reclutamento e al consolidamento del capitale umano nel Ssr.
Tra i punti dell’accordo, dunque, la proroga al 31 dicembre 2021 dei contratti in scadenza e la piena corresponsione ai lavoratori di quanto concordato con l’accordo relativo alla premialità COVID.
Inoltre l’accordo di oggi prevede la programmazione, nel rispetto di quanto previsto dai vigenti CCNL ed entro e non oltre la fine del 2021, delle procedure concorsuali per l’assunzione a tempo indeterminato per le figure professionali previste, per le aree della dirigenza, dai piani del fabbisogno delle Aziende determinati nel rispetto delle normative vigenti.
L’accordo prevede che le Aziende e gli Enti del SSR attivino i percorsi di stabilizzazione previsti dalla normativa vigente per il personale che raggiunge i requisiti normativi necessari.
L’assessorato e i sindacati hanno altresì concordato sulla necessità di valutare i fabbisogni del personale nel prossimo triennio tenendo conto anche del fisiologico turnover, dell’incremento dei servizi sanitari a gestione diretta e del potenziamento dell’assistenza sanitaria territoriale.
“E proprio sul potenziamento della assistenza territoriale - dichiara
Luciano Cifaldi, firmatario dell’accordo per la Cisl Medici Lazio - Cisl Medici continua a chiedere l'urgente apertura del tavolo di trattativa regionale per l'Accordo Integrativo Regionale con gli Specialisti Ambulatoriali”.
La Cisl Medici, firmataria dello specifico Accordo Collettivo Nazionale, afferma di “non potere accettare che gli Specialisti Ambulatoriali, continuino ad essere esclusi da ogni attenzione e beneficio dovuto. I medici Specialisti Ambulatoriali Interni del territorio aspettano dal lontanissimo 2006 il rinnovo dell’Accordo Integrativo Regionale per la specialistica ambulatoriale che ancora è fermo nel Lazio. Sono passati ben 15 anni e l’assessore alla sanità era Augusto Battaglia ancora oggi da molti rimpianto”.
03 maggio 2021
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