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Covid. Sequestrati dai Nas a Fiumicino 7mila farmaci e a Milano oltre 64mila specialità medicinali cinesi illegali

Il sequestro all’Aeroporto “Leonardo da Vinci” ha interessato circa 6.840 capsule e 66 confezioni di flaconi, per un valore di circa 30 mila euro, di specialità medicinali provenienti dal continente africano, di natura antibiotica e antinfiammatoria ad uso umano. Nel quartiere cinese di Milano è stato individuato un canale di importazione illecita di specialità medicinali ad uso umano e prive delle prescritte autorizzazioni all’immissione in commercio rilasciate dall’Aifa

25 GEN - Rinvenuti e sottoposti a sequestro, all’Aeroporto Internazionale “Leonardo da Vinci”, circa 6.840 capsule e 66 confezioni di flaconi, per un valore di circa 30 mila euro, di specialità medicinali provenienti dal continente africano, di natura antibiotica e antinfiammatoria ad uso umano, asseritamente utilizzati anche nella terapia anti Covid-19.

È questo il risultato dell’attività dei Carabinieri del Nucleo Aifa alle dirette dipendenze del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli DI Fiumicino, coadiuvati dalla competente Direzione Antifrode e Controlli, nell’ambito del protocollo d’intesa per la costante attività di contrasto al traffico illegale di farmaci anti Covid-19 sul territorio nazionale.

I farmaci, trasportati clandestinamente all’interno di un bagaglio di un cittadino africano, erano sprovvisti di idonea certificazione medico sanitaria e delle prescritte autorizzazioni ministeriali e risultavano potenzialmente pericolosi per la salute umana a causa della presenza di principi attivi altamente tossici, in grado di provocare importanti reazioni avverse sull’apparato cardiocircolatorio.

Solo nell’ultimo periodo i Carabinieri Nas hanno rinvenuto e sequestrato oltre 73mila farmaci illegali anti-covid, sgominando il relativo tentato commercio sul territorio nazionale.

L’intervento è frutto della fattiva e sinergica collaborazione tra l’Agenzia delle Dogane e Monopoli e il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, teso a garantire la tutela della salute pubblica e, allo stesso tempo, impedire la vendita e la somministrazione di farmaci prodotti con modalità ignote, non sottoposte ad alcun controllo di sicurezza ed efficacia da parte delle competenti Autorità Sanitarie e quindi pericolosi per i cittadini.
 
 
I Carabinieri del Nas di Milano, nell’ambito di una attività di monitoraggio sulla presenza di farmaci clandestini per la cura del covid-19 sul territorio nazionale, disposto dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, di concerto con il Ministero della Salute, e a conclusione di un’attività investigativa concentratasi nel quartiere cinese di Milano, hanno individuato un canale di importazione illecita di specialità medicinali ad uso umano, asseritamente utilizzati nella terapia anti Covid-19.
 
I militari hanno sottoposto a sequestro penale giudiziario 64.320 capsule (2.480 confezioni) e 55 flaconi di sciroppo a base del principio Lianhua qingwen jiaonang, per un valore di oltre 150 mila euro, importate direttamente dalla Cina e prive delle prescritte autorizzazioni all’immissione in commercio rilasciate dall’Agenzia Italiano del Farmaco.
 
“Le predette specialità medicinali utilizzate dalla comunità cinese per il trattamento di varie sintomatologie influenzali e per la cura dei sintomi da Covid-19, venivano rinvenute presso l’Associazione Culturale Cinese sita in Milano – sottolinea una nota del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Milano – nel contesto delle operazioni di polizia giudiziaria si accertava che i farmaci sequestrati erano stati importati dichiarandoli come spedizioni contenenti Dpi, anziché come farmaci. Dalle risultanze investigative sono emerse responsabilità a carico di 7 membri della predetta associazione, che opera quale organizzazione volontaria a favore della comunità cinese in Italia, risultata la destinataria delle specialità medicinali sopposte a sequestro”.

L’attività dei Nas si aggiunge alle recenti analoghe operazioni portate a compimento a Roma e Firenze che avevano determinato il sequestro di ulteriori 2.112 pillole.

L’intervento, prosegue la nota, ha consentito di tutelare il rispetto delle salute pubblica e allo stesso tempo impedire la vendita di farmaci prodotti con modalità non note e non sottoposte ad alcuna verifica sulla loro efficacia e sui possibili effetti collaterali da parte delle competenti Autorità Sanitarie Nazionali (Aifa) e Europee (Ema).

I farmaci sequestrati sono stati messi a disposizione dell’autorità giudiziaria di Milano, alla quale sarà proposto di disporre i relativi esami analitici per verificare il reale contenuto delle capsule e accertare se vi fosse pericolo per la salute dei consumatori.
 
I Carabinieri del Nas di Milano, nell’ambito di una attività di monitoraggio sulla presenza di farmaci clandestini per la cura del covid-19 sul territorio nazionale, disposto dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, di concerto con il Ministero della Salute, e a conclusione di un’attività investigativa concentratasi nel quartiere cinese di Milano, hanno individuato un canale di importazione illecita di specialità medicinali ad uso umano, asseritamente utilizzati nella terapia anti Covid-19.
 
I militari hanno sottoposto a sequestro penale giudiziario 64.320 capsule (2.480 confezioni) e 55 flaconi di sciroppo a base del principio Lianhua qingwen jiaonang, per un valore di oltre 150 mila euro, importate direttamente dalla Cina e prive delle prescritte autorizzazioni all’immissione in commercio rilasciate dall’Agenzia Italiano del Farmaco.
 
“Le predette specialità medicinali utilizzate dalla comunità cinese per il trattamento di varie sintomatologie influenzali e per la cura dei sintomi da Covid-19, venivano rinvenute presso l’Associazione Culturale Cinese sita in Milano – sottolinea una nota del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Milano – nel contesto delle operazioni di polizia giudiziaria si accertava che i farmaci sequestrati erano stati importati dichiarandoli come spedizioni contenenti Dpi, anziché come farmaci. Dalle risultanze investigative sono emerse responsabilità a carico di 7 membri della predetta associazione, che opera quale organizzazione volontaria a favore della comunità cinese in Italia, risultata la destinataria delle specialità medicinali sopposte a sequestro”.

L’attività dei Nas si aggiunge alle recenti analoghe operazioni portate a compimento a Roma e Firenze che avevano determinato il sequestro di ulteriori 2.112 pillole.

L’intervento, prosegue la nota, ha consentito di tutelare il rispetto delle salute pubblica e allo stesso tempo impedire la vendita di farmaci prodotti con modalità non note e non sottoposte ad alcuna verifica sulla loro efficacia e sui possibili effetti collaterali da parte delle competenti Autorità Sanitarie Nazionali (Aifa) e Europee (Ema).

I farmaci sequestrati sono stati messi a disposizione dell’autorità giudiziaria di Milano, alla quale sarà proposto di disporre i relativi esami analitici per verificare il reale contenuto delle capsule e accertare se vi fosse pericolo per la salute dei consumatori.

 



 

25 gennaio 2021
© Riproduzione riservata

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