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Covid. Bartoletti (Omceo Roma): “Tema non è coprifuoco, ma tamponi e ricoveri appropriati”

Per il vicepresidente Omceo “dovremmo riportare l'emergenza Covid sotto un piano tecnico, più che politico”, anche per evitare “un allarme ingiustificato dettato dalla paura” come quello che, secondo Bartoletti, è attualmente in atto. “Bisogna tornare ad affidarci ai medici e agli operatori” perché anche il tampone “si deve fare nel momento giusto, non a prescindere, in un giorno qualsiasi”.

20 OTT - “Aumentare l'offerta dei drive-in riduce le attese e calma le persone, ma, a costo di ripetermi, bisogna riportare la questione a un livello tecnico”. Così il vicepresidente dell'Ordine dei Medici di Roma e provincia, Pier Luigi Bartoletti, interviene sull’emergenza covid. Parlando alla Dire, Bartoletti ha osservato come sia in atto “un allarme ingiustificato dettato dalla paura. Dovremmo riportare l'emergenza Covid sotto un piano tecnico, più che politico” ha ribadito. “Smettendo di spargere paura e tornare ad affidarci ai medici e agli operatori che in tutti questi mesi hanno lavorato duramente per ottenere questi risultati he oggi ci vedono stare meglio rispetto al resto d’Europa, e non a caso”.

per Bartoletti “il tema non è la movida o il coprifuoco, ma la risposta territoriale che siamo in grado di mettere in campo. Ci vogliono più casi a domicilio e meno ricoveri impropri. Bisogna tranquillizzare le persone e spiegare loro che se le curiamo a casa non rischiano nulla. In questo momento ci sono dei ricoveri ‘in salsa Covid’ che in altri tempi non avremmo. Per questo motivo non sono così pessimista. La situazione è in linea con le attese. Ma non dobbiamo sbracare”.

Secondo Bartoletti è importante la gestione dei tamponi. “Ne vengono richiesti troppi in modo improprio. C’è confusione sulle norme. Il tampone non cura, ma è in relazione ai sintomi e consente di mettere in sicurezza i negativi. Per questo si deve fare nel momento giusto, non a prescindere, in un giorno qualsiasi. In caso contrario si va a pesare sul sistema di tracciamento, che infatti non ce la fa più. Nelle scuole ci sono classi che sono andate in quarantena senza criterio”.

Infine, per quanto riguarda le vaccinazioni antinfluenzali, Bartoletti ha sottolineato che “procedono a ritmo spedito, ma anche in questo caso non bisogna avere fretta, perchP siamo a metà ottobre, l'influenza arriverà più avanti e bisogna essere coperti per i primi mesi del 2021”.

20 ottobre 2020
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