Tor Vergata. Pazienti oncologiche “modelle” per un giorno
Torna la sfilata delle farfalle al Policlinico Tor Vergata di Roma per esaltare la vita e la bellezza anche quando si lotta contro il tumore. Sono state 29 le pazienti dell’Oncoematologia (27 donne e 2 uomini) che hanno sfilato indossando gli abiti di Gai Mattiolo messi a disposizione dalla Boutique di Ottavina Ottaviani. Frittelli: “Un momento di grande gioia ed emozione. E una grande lezione di coraggio e di forza, di grande bellezza non sono esteriore ma anche e soprattutto interiore”.
20 DIC - Per il secondo anno consecutivo al Policlinico Tor Vergata si è svolta ieri sera “la sfilata delle farfalle”: 29 pazienti dell’Oncoematologia (27 donne e 2 uomini) hanno sfilato indossando gli abiti di
Gai Mattiolo messi a disposizione dalla Boutique di
Ottavina Ottaviani. Un pubblico numeroso, appassionato e commosso ha applaudito e sostenuto con affetto e partecipazione i bellissimi neo modelli che hanno sfilato lungo la Galleria centrale del Policlinico, trasformata per l’occasione in una vera e propria passerella di alta moda.
Madrina della manifestazione, l'attrice e conduttrice
Emanuela Tittocchia.
La serata, organizzata dall’Associazione L’Arcobaleno della Speranza, rappresenta il compimento di un percorso di consapevolezza e accettazione di sé avviato già dall’autunno del 2017 con gli incontri del laboratorio “Diamo corpo e cura all’immagine”, durante i quali consulenti di immagine specializzate hanno fornito ai pazienti nozioni di estetica di base che mirano ad utilizzare al meglio trucchi, creme, make up nonché bandane e foulard, per poter contrastare nel modo più efficace i pesanti effetti collaterali delle terapie assunte.
“Anche quest’anno la sfilata delle farfalle” ha dichiarato in una nota il Commissario Straordinario del Policlinico Tor Vergata
Tiziana Frittelli “rappresenta per me un momento di grande gioia ed emozione. Queste donne e questi uomini che hanno sfilato in passerella ci danno una grande lezione di coraggio e di forza, di grande bellezza non sono esteriore ma anche e soprattutto interiore. Ringrazio per averci consentito di vivere un momento così speciale tutti i medici, gli infermieri e i volontari, gli angeli della cura sempre presenti che si impegnano tutti i giorni con indefesso spirito di dedizione per la cura fisica e spirituale dei nostri pazienti”.
20 dicembre 2019
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