Sanità privata. Di Cola (Cgil Fp): “Bene, arrivano le prime risposte alla nostra mobilitazione”
Il riferimento è agli emendamenti presentati alla Legge di Stabilità Regionale su due punti fondamentali: il freno ai contratti 'pirata' e al precariato e la distinzione tra utenza delle Case di Riposo e RSA. “Sono emendamenti che iniziano ad introdurre maggiore trasparenza e legalità, un primo passo per ridare dignità ai lavoratori e inserire nuove e migliori regole nel settore”. GLI EMENDAMENTI
18 DIC - “Avevamo chiesto un impegno concreto ed immediato alla Giunta e al Consiglio Regionale sui temi della mobilitazione della sanità privata: i primi effetti sono gli emendamenti presentati alla Legge di Stabilità Regionale su due punti fondamentali: il freno ai contratti 'pirata' e al precariato e la distinzione tra utenza delle Case di Riposo e RSA”. Ad affermarlo, attraverso Facebook,
Natale Di Cola della Cgil Funzione Pubblica.
Nel dettaglio, “il primo emendamento – spiega il sindacalista - afferma che il personale delle strutture sanitarie e socio sanitarie deve avere un rapporto di lavoro subordinato e regolato da un CCNL sottoscritto dalle Associazioni maggiormente rappresentative nel settore sanitario, contrastando le forme di lavoro atipiche che si sono utilizzate nel tempo. Nel secondo, si precisa che le Case di Riposo potranno accogliere solo persone autosufficienti, evitando così la sovrapposizione con le RSA”.
Per De Nicola “dopo la petizione presentata, lo sciopero e la manifestazione di venerdì promosse da #Cgil Cisl Uil, la voce dei tanti lavoratori del settore viene ascoltata. Sono emendamenti che iniziano ad introdurre maggiore trasparenza e legalità, un primo passo per ridare dignità ai lavoratori e inserire nuove e migliori regole nel settore. Il segno che la nostra è una battaglia giusta e che inizia a dare i suoi frutti”.
Le aspettative ora riguardano “un impegno chiaro da tutta la politica a sostegno degli emendamenti, in particolare da chi di questi temi ne fa un cavallo di battaglia. Non solo dalla maggioranza che li ha presentati. Rimaniamo ancora in attesa della convocazione della commissione Sanità per proseguire il confronto e affrontare gli altri temi della vertenza”.
18 dicembre 2018
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