Roma. Al Fatebenefratelli-Isola Tiberina navetta gratuita per i pazienti in radioterapia
Il servizio inserito nel piano di ammodernamento tecnologico dell’Unità operativa che punta a zero liste d’attesa, maggiori accessi, trattamenti ancora più accurati e veloci grazie ai nuovi acceleratori di ultima generazione ‘TrueBeam Varian’. Il percorso di andata e ritorno, offerto in collaborazione con Amethyst Radioterapia, avrà, in via sperimentale, partirà da Piazzale Partigiani, con una breve sosta nel vecino Piazzale Ostiense.
21 NOV - Parte al Fatebenefratelli-Isola Tiberina, il nuovo servizio di navetta gratuito per i pazienti in cura presso la Radioterapia dell’Ospedale che utilizzano la Metro B, il collegamento Roma-Lido o le Ferrovie dello Stato per spostarsi verso l’Isola.
Il percorso di andata e ritorno, offerto in collaborazione con Amethyst Radioterapia, avrà, in via sperimentale, come stazione di partenza Piazzale Partigiani (stazione “Ostiense” – FS)): dopo una breve sosta nella vicina Piazzale Ostiense (fermata “Piramide” - linea B e Roma-Lido), la navetta si dirigerà all’Isola Tiberina. In questa prima fase, il servizio sarà operativo dalle 8.00 alle 15.30 (ultima partenza utile da “Ostiense”).
“Il progetto – spiega l’ospdeale in una nota - fa parte della più ampia opera di ristrutturazione e di ammodernamento tecnologico dell’Unità di Radioterapia del Fatebenefratelli all’Isola Tiberina, che con i nuovi acceleratori di ultima generazione ‘TrueBeam Varian’ può offrire ai pazienti un trattamento sempre più accurato, di altissima precisione, ad esposizione ridotta ed estremamente veloce. Oltre 80 pazienti al giorno potranno essere trattati a dovere e con estrema precisione, permettendo all’Unità di non avere liste di attesa e aprirsi alle necessità di cura di tutto il Lazio, portando il numero dei casi trattati l’anno da 700 a più di 1000”.
“Il nuovo macchinario – spiega il Primario della Radioterapia, Luca Marmiroli - consente trattamenti di radiochirurgia, radioterapia guidata da immagini, trattamenti con controllo della respirazione. Grazie ad una TAC “on board” è possibile verificare al millimetro la corretta posizione del paziente, visualizzare la neoplasia e colpire il bersaglio in maniera ancora più mirata, permettendo così di preservare gli organi circostanti e di aumentare la percentuale di successo dei trattamenti. L’innovativa tecnica “stereotassica” permette, poi, di aumentare la singola dose riducendo le applicazioni”.
Minor durata dell’intervento, quindi, (da un minimo di 1-2 a un massimo di 15 minuti) e un minor numero di sedute (per il tumore alla prostata, ad esempio, ne potranno servire dalle 5 alle 20 anziché le attuali 35-40).
L’opera di rinnovamento dell’Unità, evidenzia la nota, è stato reso possibile grazie ad un network europeo di Centri di radioterapia di alto livello con il quale l’Ospedale condivide anche i protocolli clinici, Amethyst Radioterapia.
21 novembre 2018
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