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Neoplasie del polmone. Arriva al de’ Lellis l’Ambulatorio di pneumologia interventistica

Grazie al nuovo Servizio, aperto dal prossimo 25 settembre, sarà possibile diagnosticare la malattia intervenendo sul piano terapeutico. L’avvio dell’attività consentirà di abbattere la mobilità passiva su Terni, Roma e Perugia 

05 SET - Dal 25 settembre prossimo, l’Ospedale de’ Lellis si doterà di un nuovo importante Servizio: L’Ambulatorio di Pneumologia Interventistica. Diretto dalla dottoressa Rita le Donne, responsabile della Unità di Pneumologia e Telemedicina del Nosocomio, l’Ambulatorio eseguirà attività diagnostica e terapeutica di primo livello indirizzata a: Diagnostica, stadiazione e controlli delle neoplasie del polmone e della cavità toracica; patologie varie del polmone; sospetto di lesioni del tubo endotracheale; sospetto di fistole bronco pleuriche o bronco esofagee; infezioni polmonari difficili o sospette; rimozione di corpi estranei.
 
Questa attività verrà svolta attraverso l’indagine strumentale denominata Broncoscopia o Endoscopia Toracica, grazie a due medici pneumologi di recente assunzione: Vittorio Petrangeli e Annalisa Villani, con il supporto di due infermieri con formazione di sala operatoria. Il nuovo Servizio sarà in grado di abbattere la mobilità passiva soprattutto quella verso Terni, Roma, Perugia, Forlì; i pazienti reatini infatti, sino ad oggi, sono stati costretti a rivolgersi a strutture fuori provincia e regione.
 
L’accesso dei pazienti avverrà tramite richiesta interna, nel caso in cui si tratti di un paziente ricoverato e attraverso una richiesta ambulatoriale. In entrambi i casi verrà eseguita in via preventiva una visita/consulenza pneumologica. Durante le visite preventive il paziente riceverà, da parte dello specialista, spiegazioni sulla necessità di esecuzione dell’esame, sulla metodica di applicazione e sulle eventuali complicanze e riceverà appuntamento e “informativa” scritta su quanto discusso e sulla necessaria preparazione per il giorno dell’esame Nel caso l’esame richieda la presenza dell’anestesista (necessità di sedazione o intervento a rischio) verranno preventivamente presi accordi con la Unità di Anestesia e Rianimazione.
 
Si tratta di un Servizio importante per l’Ospedale di Rieti, di cui era totalmente sfornito, che andrà a potenziare l’Unità di Pneumologia, garantendo nel contempo una attività diagnostica e terapeutica mirata, soprattutto per le neoplasie del polmone, evitando al paziente di rivolgersi ad altre Strutture, spesso lontane molti chilometri da Rieti.

05 settembre 2018
© Riproduzione riservata

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