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Vaccino antipneumococcico. La Regione Lazio vuole cambiare vaccino, ma l’Omceo Roma si oppone: “Meno costoso ma a minore protezione”

L’Omceo Roma sul piede di guerra contro la decisione della Regione Lazio di introdurre, in vista dell’acquisto delle forniture per la prossima stagione vaccinale, un nuovo vaccino antipneumococcico meno costoso. Ma per l’Omceo Roma si tratterebbe anche di un vaccino meno efficace: “Il vaccino attualmente in uso ha avuto un ritorno in Sanità Pubblica ottimale: riduzione delle numerose malattie correlate, dei ricoveri, dell’antibioticoresistenza.. Chiediamo alla Regione di salvaguardare quanto finora garantito”.

01 AGO - “La Regione Lazio non deve abbassare la guardia sul fronte della vaccinazione antipneumococcica della popolazione pediatrica considerato  livello essenziale di assistenza dal 2012”. E’ l’appello lanciato dall’Omceo di Roma in merito all’ipotesi che, per iniziativa del farmaceutico regionale, il Lazio potrebbe decidere di acquistare forniture di un vaccino a minor costo, “ma a minore protezione per i bambini che verrebbero esposti a malattie gravi prevenibili”, spiega l’Omceo.

Per l’Ordine dei medici di Roma si tratta di “una strada da non percorrere. Da tanti anni viene utilizzato con successo il vaccino coniugato 13 valente a massima copertura verso patologie gravi quali meningiti e polmoniti. Optare per uno diverso a minor protezione – afferma l’Omceo Roma in una nota - verrebbe a creare una disparità di protezione a sfavore dei neonati, verso i quali gli investimenti di prevenzione vaccinale sono sempre stati massimi, oggi ancora di più con il nuovo PNPV 2017-19. Disparità accentuata dal fatto che da tempo è in atto un programma regionale di prevenzione delle malattie da pneumococco nella popolazione anziana con il vaccino a più ampia copertura”.

L’Omceo Roma ribadisce come il vaccino attualmente in uso abbia dato un ritorno in Sanità Pubblica “ottimale: riduzione delle numerose malattie correlate, dei ricoveri, dell’antibioticoresistenza. In qualità di Medici, professionisti preposti alla tutela dei propri assistiti, bambini e adulti, ci auguriamo che da oggi la volontà della Regione sia di non retrocedere sulla migliore strategia vaccinale, ma di salvaguardare quanto finora garantito nella protezione di tutti i nuovi nati”.

01 agosto 2018
© Riproduzione riservata

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