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Roma. Nuovo acceleratore per radioterapia al Fatebenefratelli: esposizione minima e tempi di esecuzione ridotti a 1-2 minuti

Un altro dispositivo gemello sarà attivo ad agosto. Con i nuovi acceleratori la Radioterapia del Fatebenefratelli aumenterà drasticamente il numero dei trattamenti. L’Ospedale sta già concludendo accordi per accogliere i pazienti di quelle strutture, di Roma e del Lazio, che non dispongono di una loro unità di Radioterapia

05 GIU - Da oggi all’Unità di Radioterapia del Fatebenefratelli all’Isola Tiberina dio Roma è attivo un nuovo acceleratore lineare per radioterapia. 

Il macchinario (TrueBeam Varian), di altissima precisione e velocità, consentirà di ridurre notevolmente il tempo di esposizione alle radiazioni. Si passerà infatti dai 15-20 minuti attuali a 1 o 2 minuti, permettendo così di effettuare anche trattamenti complessi in un massimo di 15 minuti contro i 30 attuali e migliorando drasticamente non solo il comfort del paziente, ma anche la sicurezza e l’accuratezza del trattamento.

Permetterà trattamenti di radiochirurgia, radioterapia guidata da immagini, trattamenti con controllo della respirazione. Grazie ad una TAC “on board” è possibile verificare al millimetro la corretta posizione del paziente, visualizzare la neoplasia e colpire il bersaglio in maniera ancora più mirata, permettendo così di preservare gli organi circostanti e di aumentare la percentuale di successo dei trattamenti.

La tecnica “stereotassica” permette, poi, di aumentare la singola dose riducendo le applicazioni. Minor durata dell’intervento, quindi, e minor numero di sedute. Per il tumore alla prostata, ad esempio, ne serviranno dalle 5 alle 20 anziché le attuali 35-40.

Un altro macchinario “gemello” arriverà in reparto ai primi di agosto.

A quel punto l’Unità di Radioterapia del Fatebenefratelli all’Isola Tiberina avrà la possibilità di trattare oltre 80 pazienti al giorno, una capacità sufficiente ad azzerare le liste di attesa. 

Inoltre, una navetta gratuita collegherà a breve l’Ospedale con le stazioni FS e della METRO B di Piazzale Ostiense.

“Con i nuovi acceleratori, la nostra Unità sarà in grado di aumentare drasticamente il numero dei trattamenti, passando dagli attuali 700 nuovi casi l’anno a più di 1000”, commenta il direttore della Radioterapia Luca Marmiroli. “Per questo l’Ospedale sta concludendo degli accordi per accogliere i pazienti di quelle strutture, di Roma e del Lazio, che non dispongono di una loro unità di Radioterapia”.
Il rinnovamento tecnologico è stato reso possibile grazie ad un network europeo di centri di radioterapia di alto livello con il quale l’Ospedale condivide i protocolli clinici: Amethyst Radiotherapy.  

05 giugno 2018
© Riproduzione riservata

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