Protocollo Regione-Ares 118 ridefinisce le competenze negli interventi di soccorso a persone con patologia psichiatrica
Secondo il nuovo accordo l’Ares interviene per tutte le richieste di intervento di emergenza sanitaria, anche in caso di interventi di natura psichiatrica. Ai DSM competono le urgenze psichiatriche relative ai pazienti già in carico. D’Amato: “Un documento che ci è stato fortemente richiesto dai professionisti”
25 MAG - Un protocollo d’intesa tra Regione Lazio e Ares 118 ridefinisce le competenze e le procedure per il trasporto e gli interventi di soccorso delle persone con patologia psichiatrica.
L’intesa, contenuta in una determina dirigenziale, aggiorna e sostituisce le precedenti disposizioni e ridefinisce le competenze, le tempistiche e le modalità di intervento dell’Ares 118 e dei Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) delle Aziende sanitarie locali.
Secondo quanto stabilito dall’accordo, l’Ares 118 interviene per tutte le richieste di intervento di emergenza sanitaria h24, anche in caso di interventi di natura psichiatrica, mentre i DSM intervengono nelle urgenze psichiatriche relative ai pazienti in carico per gli interventi di soccorso primario sanitario e di trasporto di pazienti con patologia psichiatrica e/o disturbi comportamentali (ove necessario attivando procedure di TSO con l’ausilio dell’Ares 118 solamente per il trasporto all’Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura di competenza).
“Il Protocollo operativo ci è stato fortemente richiesto dai professionisti”, spiega l’assessore alla Sanità e l’Integrazione Socio-sanitaria della Regione Lazio,
Alessio D’Amato. “Regola e delinea le modalità di intervento con l’attivazione del personale del Dipartimento di Salute Mentale competente contestualmente all’invio del mezzo di emergenza di Ares 118. Il principio ispiratore del protocollo è la corretta distinzione tra emergenze ed urgenze, nell’analisi delle reciproche responsabilità di intervento di Ares 118 e DSM. Una riorganizzazione importante che ci permetterà di ottimizzare le risorse e l’impegno degli operatori mettendo a sistema la gestione degli interventi sul territorio”.
Il Protocollo entrerà in vigore a partire dal 1° settembre 2018 e gli esiti saranno oggetto di monitoraggio congiunto quadrimestrale per i primi 12 mesi, attraverso la lettura ragionata di diversi indicatori, quali il numero di interventi e tempi medi di arrivo sul target per patologia psichiatrica; l’esito dell’intervento, con indicazione per i pazienti ospedalizzati dell’ospedale di destinazione; la durata dell’intervento e il numero dei TSO effettuati ed ospedale di destinazione.
25 maggio 2018
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