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Caso meningite nel reatino. La Asl: “Nessun allarme: avviate tutte le misure per prevenire il contagio”

Un ragazzo è stato ricoverato lunedì pomeriggio al Policlinico Gemelli dopo aver presentato sintomi tipici di meningite. Preoccupazione perché il giovane ha partecipato nei giorni scorsi a sfilate di Carnevale come membro dell’equipaggio di un carro allegorico. La Asl: “Già eseguita la profilassi nei familiari e in tutti i partecipanti al carro”.
 

14 FEB - Un diciottenne di Collevecchio, un comune in provincia di Rieti, è stato ricoverato lunedì pomeriggio al Policlinico Gemelli dopo aver presentato sintomi tipici di meningite. L’ospedale non ha reso fino a oggi nessun bollettino ufficiale, ma secondo quanto riportato dalla stampa sembra che le condizioni del ragazzo stiano migliorando.

Intanto, si sta diffondendo la paura del contagio. All’istituto professionale di Terni frequentato dal ragazzo questa mattina alcuni ragazzi hanno preferito disertare le lezioni; preoccupazione c’è anche a Poggio Mirteto, comune in cui nei giorni scorsi si è tenuta la sfilata di Carnevale a cui ha preso parte il diciottenne.

Per questa ragione la Asl di Rieti ha ritenuto opportuno tranquillizzare la popolazione e fornire alcuni chiarimenti.
“Il giorno 13 febbraio - spiega in una nota - si è provveduto a contattare la madre del giovane che ha riferito che tutti i contatti familiari (compresi tre amici del paziente) erano stati immediatamente sottoposti a profilassi la sera stessa del ricovero”. Dal momento che nei giorni precedenti la malattia il ragazzo "aveva partecipato, come membro dell’equipaggio di un carro allegorico, a più sfilate carnevalesche si è provveduto a recuperare la lista di tutti coloro che avevano condiviso la presenza con il giovane sul carro e il Comitato organizzatore ha inviato, nella giornata odierna, le autodichiarazioni dei componenti del carro che attestano ciascuna le avvenute profilassi”.

Misura d’obbligo anche se il rischio di reale contagio era bassissimo, ha precisato la Asl: “quand’anche si fosse in presenza di una meningite da meningococco (Meningococcus Meningitidis) - scrive - questa infezione necessita, per la trasmissione, di contatti diretti, comprese goccioline nasali e faringee, mentre la trasmissione tramite stoviglie, piatti etc, ad esempio, è trascurabile, poiché il batterio ha una resistenza di sopravvivenza bassissima all’ambiente esterno. Del resto i meningococchi di solito scompaiono dal naso-faringe entro 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica appropriata, abbattendo in tal modo il periodo di contagiosità in coloro che ne fossero stati colpiti”.
 

14 febbraio 2018
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