Concorso precari. Cimo Lazio: “Bene accordo sindacati-Regione, ma non dimentichiamo i lavoratori atipici”
L’auspicio è che “si faccia presto qualcosa anche per tutti gli altri medici delle discipline non comprese in questa tornata concorsuale e per quelli con contratti atipici che ancora una volta ne sono rimasti esclusi”.
28 SET - “Siamo soddisfatti per l'avvio del percorso di stabilizzazione dei precari della sanità del Lazio, ma ci auguriamo che si faccia presto qualcosa anche per tutti gli altri medici delle discipline non comprese in questa tornata concorsuale e per quelli con contratti atipici che ancora una volta ne sono rimasti esclusi”. Così Piero
Andrea Oppido ed
Ernesto Cappellano di Cimo Lazio, commentano l'
accordo raggiunto tra la Regione e le organizzazioni sindacali grazie a cui saranno indetti 145 concorsi che porteranno a stabilizzare i precari, sottolineando “il risultato positivo per il quale ci siamo a lungo battuti e abbiamo condiviso”.
“Ci auguriamo però – proseguono i Segretari Cimo – che si possa fare molto di più e che l'avvio di questo percorso abbia esclusivamente le finalità dichiarate e rispetti una puntualità nei tempi che ad oggi, in materia, non è stato possibile rilevare e che sia davvero l'inizio di una rapida rivoluzione nella sanità regionale che riguardi quanto prima anche le centinaia di precari che da anni si ritrovano a lavorare in condizioni drammatiche, con contratti scandalosi che li costringono a operare in situazioni di quasi schiavitù senza alcun tipo di tutela”.
“Per loro non si è fatto ancora niente e l'impegno primario di Cimo Lazio – concludono i Segretari – sarà proprio quello di combattere per sanare questa gravissima ingiustizia”.
28 settembre 2017
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