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Vaccini. Nessun invio dei Nas. Ma il Comune di Roma fa dietrofront e prmuove la diffusione del modello di autocertificazione del Ministero

Da quanto si apprende da fonti ministeriali, a seguito della lettera ai genitori inviata dalla sindaca Raggi con la quale si spiegava che sarà possibile rinviare le vaccinazioni dichiarando "di essere in attesa del rilascio di vaccini mono-componenti o combinati, in modo tale da tenere conto delle immunizzazioni esistenti", il Ministero della Salute avrebbe iniziato uno scambio di note con il Comune, che ha coinvolto anche i Carabinieri del Nas, nel quale si è chiesto il rispetto della normativa. E in serata la Giunta Raggi decide di cambiare rotta.

11 SET - Nessun immediato invio dei Carabinieri del Nas presso il Comune di Roma per la querelle legata alla legge sui vaccini. È quanto si apprende da fonti ministeriali. La vicenda, come raccontavamo ieri, nasce dalla lettera ai genitori inviata dalla sindaca Virginia Raggi nella quale viene sottolineato come "non tutti i minori di età compresa tra 0 e 16 anni sono obbligati alla vaccinazione: possono essere esonerati quelli che risultino immunizzati a seguito di malattia naturale. Così pure sarà possibile dichiarare di essere in attesa del rilascio di vaccini mono-componenti o combinati, in modo tale da tenere conto delle immunizzazioni esistenti".
 
Da qui l'inizio di uno scambio di note da parte del Ministero della Salute, del quale sono stati informati anche i Nas, nel quale si invitava il Comune al rispetto della normativa sui vaccini che richiede, per i minori tra 0 e 16 anni, la certificazione dell'avvenuta vaccinazione o la prenotazione del servizio. Del resto lo stesso Ministero aveva già spiegato da tempo che "in ogni caso, effettuare una vaccinazione non comporta alcun rischio per un soggetto immunizzato, ma rafforza comunque le difese immunitarie”.
 
I Nas sono stati informati della vicenda in quanto compete a loro la verifica del rispetto della normativa. Il nodo della vicenda è dunque il modello di autocertificazione elaborato dal Comune di Roma, difforme da quello proposto dal Ministero della Salute.
 
A tal proposito in serata si è appreso del passo indietro fatto dalla Giunta Raggi. In una nota del Dipartimento dei servizi educativi e scolastici è stato infatti comunicato al dicastero di Lungotevere Ripa che "si è provveduto a dare chiare disposizioni alle strutture territoriali (Municipi da I a XV di Roma Capitale) per l'adozione e la massima diffusione del modello di DIchiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà allegato alla circolare ministeriale del 16 agosto 2017".
 
Giovanni Rodriquez

11 settembre 2017
© Riproduzione riservata

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