Umberto I di Roma. Il nuovo atto aziendale dovrà passare al vaglio dei sindacati
Audizione in Consiglio regionale del contestato direttore generale Domenico Alessio. Presenti i sindacati, che hanno denunciato di non essere stati consultati in alcun modo dal dg e preannunciato impugnative se il nuovo documento di programmazione sarà pubblicato sul bollettino ufficiale senza ulteriori passaggi. La Regione chiarisce la necessità di un confronto con le sigle sindacati che vada oltre la semplice informativa.
25 LUG - L’adozione del nuovo atto aziendale del Policlinico Umberto I di Roma, al centro di forti polemiche da mesi, è stata anche al centro di un’audizione della commissione Politiche sociali e salute, presieduta da
Rodolfo Lena, con il direttore generale dell'azienda ospedaliera universitaria,
Domenico Alessio, alla presenza delle organizzazioni sindacali e della Direzione regionale Politiche sociali e salute.
Il vicepresidente della Commissione,
Antonello Aurigemma (Forza Italia) ha immediatamente chiesto spiegazioni su modalità e criteri di adozione del documento di programmazione destinato a disegnare il Policlinico che verrà: “Ho presentato numerose istanze e ritengo quanto meno inopportuno che l'atto abbia proseguito il suo iter senza il necessario coinvolgimento del Consiglio, di tutte le sigle sindacali e senza tener conto della oramai prossima scadenza del mandato dell'attuale direttore generale”.
Vincenzo Panella, a capo della Direzione regionale Politiche sociali e salute ha ricostruito così quanto è accaduto: “Una prima ipotesi di atto ci è pervenuta già mesi fa, e rispetto a quella abbiamo chiesto delle integrazioni, attraverso l'invio di missive e la promozione di incontri che hanno contribuito a chiarire tutti gli aspetti più critici, al punto da poter affermare che attualmente il nuovo atto aziendale è in linea con gli elementi della programmazione sanitaria regionale".
Tuttavia Panella non ha taciuto alcuni “punti di vista discordanti” emersi nel corso di questo lungo periodo di confronto. Si è trattato di problemi di forma e di sostanza, a suo dire. “Nei limiti dell'autonomia della direzione generale e delle specificità del Policlinico, ci siamo concentrati sul numero di Unità operative complesse previste e sulle modalità di concertazione con i sindacati”, ha detto.
Le sigle sindacali presenti all'incontro - Cgil Medici, Cisl Medici, Cimo Asmd, Anpo-Ascoti-Fials Medici - hanno infatti ribadito di non essere state consultate in alcun modo, preannunciando impugnative se il nuovo documento di programmazione sarà pubblicato sul bollettino ufficiale senza ulteriori passaggi.
Per il direttore generale Alessio l'atto aziendale è invece approvabile, “pur con qualche deficienza di forma ampiamente sanabile”. “Abbiamo bisogno di questo documento dal 2013, anche per sanare delle situazioni che ho ereditato e che sono ormai insostenibili”, ha dichiarato. Alessio ha poi respinto le accuse di mancanza di trasparenza mosse dal consigliere del Movimento cinque stelle, Davide Barillari, che aveva annunciato e riepilogato una serie di richieste di accesso agli atti relativamente a procedure in corso.
Alessio, attraverso la lettura di dispacci di agenzia di stampa, ha quindi cercato di ricostruire l'arco temporale in cui si sono tenute delle riunioni tra direzione generale e sindacati per l'illustrazione dei criteri del nuovo atto aziendale tramite l'istituto della “ a suo giudizio sufficiente ad ottemperare gli obblighi di legge.
A conclusione dell'incontro, il direttore Panella ha tuttavia annunciato che il decreto commissariale che approverà il nuovo atto aziendale del Policlinico Umberto I sarà emanato solo dopo che sarà data evidenza di avvenuta “consultazione”, come riportato dalle linee guida regionali.
25 luglio 2017
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