Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Mercoledì 17 LUGLIO 2024
Lazio
segui quotidianosanita.it

San Camillo. Nursind denuncia carenze strutturali

Per il sindacato degli infermieri lo stato di salute del San Camillo continua a essere preoccupante. Denunciano cadute di controsoffitti, ascensori malfunzionanti, aria condizionata non operante sia nelle Unità Operative sia nelle Camere Operatorie, pareti scolorite e screpolate con corrimano staccati dai muri, oltre alla mancanza di scale antincendio e di degenze nei corridoi

05 SET - "Lo stato di salute del San Camillo - scrive Stefano Barone da Nursind in una nota - continua a essere preoccupante. Il degrado è sotto gli occhi di tutti. Al San Camillo si è affrontata un’estate con molte disfunzioni legate a problematiche di natura strutturale con cadute di controsoffitti (Lancisi, Chirurgia d’urgenza, Dialisi, Pneumologia), ascensori malfunzionanti, aria condizionata non operante sia nelle Unità Operative sia nelle Camere Operatorie (BOE), pareti scolorite e screpolate con corrimano staccati dai muri e locali vetusti che risentono dell'usura del tempo (Puddu) per non parlare della mancanza delle scale antincendio o di aggiunte letti nelle stanze di degenza o nei corridoi (Materno Infantile, Lancisi, Maroncelli) e della presenza di insetti nella Camera Operatoria del DEA".

"Tutte problematiche - prosegue Barone - che, di fatto, hanno reso ancora più torrida l’estate che sta finendo visto il rischio concreto di non assicurare i necessari livelli di sicurezza. Molti pazienti si ricoverano al San Camillo facendo affidamento sulla sicurezza della struttura nel suo complesso inserita in uno in uno scenario moderno di sanità pubblica funzionale. Saranno i tagli regionali, sarà l’incapacità nei diversi uffici di gestire l’Ospedale ma i problemi sono sotto gli occhi di tutti".

"Non si parla in molti casi - afferma ancora Barone - di strutture "vecchie" o addirittura "museali" ma di padiglioni (ed è questa la cosa più preoccupante) che hanno mediamente 15 anni di vita e le ripercussioni di tutto ciò possono essere particolarmente rilevanti per due categorie: le persone più fragili (cioè i malati) e i lavoratori".

"A tale riguardo- conclude l'infermiere - la scrivente OS chiede che l’Azienda documenti tutti gli interventi mirati alla riduzione dei fattori di rischio strutturali ai degenti e al personale garantendo cosi standard di diligenza, efficienza e di sicurezza certamente più elevati anche in considerazione delle particolari caratteristiche dell'utenza. Noi non vogliamo aspettare l’ennesima tragedia per denunciare le carenze ad ora conosciute strutturali e operative, lo facciamo ora nella speranza che qualcuno si muova per risolvere i problemi denunciati".
 
Lorenzo Proia

05 settembre 2016
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Lazio

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy