Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Martedì 26 NOVEMBRE 2024
Lazio
segui quotidianosanita.it

Lazio. Dai tempi sulle fratture al femore ai cesarei. Migliorano le performance sanitarie. Zingaretti: “Migliorare cure è possibile”

Pubblicati i nuovi dati forniti dal sistema Prevale sulla qualità delle cure e dei servizi sanitari nella Regione. Femore: dal 41% del 2013 al 54% del 2015 di pazienti operati entro le 48 ore. Cesarei al 27,7% nel 2015 contro il 31,4% del 2013. “Sono migliorati i Lea e i conti”.

18 APR - “La qualità di cure e servizi sanitari nel Lazio sta migliorando. Quello di oggi è il quarto evento pubblico in cui illustriamo i dati elaborati dal dipartimento di epidemiologia sulle cure nella sanità del Lazio. Siamo sulla strada giusta, i dati ce lo dicono chiaramente: la qualità delle cure sta migliorando in alcune aree strategiche; le scelte di riorganizzazione stanno dando i loro frutti, penso in particolare al dato sulla diminuzione dei cesarei, che deriva in parte anche dalla scelta di chiudere i punti nascita sotto i 500 parti. E oggi c’è un sistema che cura meglio di ieri, perché è più uniforme e quindi più equo”. Queste le parole del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti in occasione della pubblicazione dei dati di Prevale 2016.
 
“Sanità più efficiente e conti in ordine – ricorda il presidente -: due importanti fatti che sono avvenuti in questi anni sono quelli che riguardano i livelli essenziali di assistenza sanitaria, Lea, e la riduzione del disavanzo. Per la prima volta nel 2014 il Lazio supera lo standard minimo previsto sull’adempimento sui Lea, i livelli essenziali di assistenza, passando da 157 punti del 2013 a 168 nel 2014. Nello stesso periodo, tra 2013 e 2014, siamo riusciti quasi a dimezzare il disavanzo sanitario, passando da 669mln del 2013 a 355mln del 2014”.
 
Ecco i dati forniti dal sistema Prevale per il Lazio, considerando in particolare il raffronto tra l’anno 2013 e il 2015:
 
Frattura del femore. Si è passati dal 41% del 2013 al 54% del 2015 di pazienti operati entro le 48 ore.  “Come sapete – rileva una nota - era uno degli obiettivi che abbiamo dato ai direttori, introducendolo tra i criteri valutazione del loro operato. Ricordiamoci sempre che non si tratta di percentuali, ma di persone: aver aumentato del 13% in tre anni gli interventi entro le 48 ore significa aver migliorato, e spesso salvato, la vita a 1.300 persone, tra l’altro, riducendo i costi. Stiamo riuscendo a cambiare il risultato anche in strutture storicamente più difficili come il Grassi di Ostia o il de Lellis di Rieti”.
 
Angioplastica coronarica. Si passa dal 35% del 2013 al 45% del 2015. “Possiamo notare che il trend di miglioramento ha rallentato nell’ultimo anno – fa notare il comunicato - . Questo ci dice che dobbiamo continuare a lavorare sulle strutture meno virtuose, un passo importante sarà l’estensione dell’esperimento molto positivo effettuato a Viterbo sulle ambulanze telecollegate per trasmettere l’elettrocardiogramma alle strutture ospedaliere. Entro l’estate estenderemo questo modello al tutto il 118 di Roma: sarà un ulteriore strumento per migliorare gli standard di cura. Tra l’altro si riduce la mortalità per infarto a 30 giorni dal ricovero. Il miglioramento delle cure sta incidendo sul dato più importante, cioè sulla riduzione della mortalità: i decessi a 30 giorni dal ricovero per infarto nelle strutture ospedaliere del lazio passano dal 9% all’8%”.
 
Riduzione dei tempi di degenza dopo l’asportazione della colecisti. Dal 61% del 2013 al 72% del 2015. “Questo dato – si rimarca - significa migliorare le cure per il paziente, ma anche ridurre i tempi di occupazione dei posti letto e quindi ridurre i costi per la regione i tempi di attesa per gli altri pazienti”.
 
Parti cesarei, stiamo finalmente aggredendo l’anomalia. “I dati del 2015 – precisa la  nota - confermano che siamo riusciti ad abbattere la barriera del 30% dei cesarei dopo molti anni di sostanziale stasi: siamo passati dal 31,4% del 2012 al 27,7% del 2015. Voglio sottolineare ancora come questi dati siano anche frutto di alcune scelte precise: prima tra tutte quella di chiudere i punti nascita sotto i 500 parti l’anno. Erano strutture che lavoravano in maniera inappropriata e che rappresentavano un pericolo per mamme e bambini”.
 
“Non ci fermiamo qui ma andiamo avanti – ha detto Zingaretti - . Con i nuovi piani operativi 2016-2018 dovremo spingere sull’acceleratore su tutte le azioni avviate: dal consolidamento dell’equilibrio finanziario alla costruzione delle reti di cura per i pazienti cronici e all’avvio dei percorsi diagnostico-terapeutici e assistenziali fino al miglioramento della produttività delle aziende. e poi nuove politiche del personale e massima attenzione sugli standard di cura.
Persone e qualità delle cure al centro del sistema sanitario. Strumenti innovativi come prevale ci aiutano in maniera determinante, possiamo dirlo: migliorare la qualità delle cure è possibile”.

18 aprile 2016
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Lazio

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy