Anaao diffida Sant’Andrea di Roma. “Basta con incarichi dirigenziali solo agli universitari”
27 GEN -
Gentile Direttore,
l’Anaao Assomed del Lazio ha diffidato l’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea. Perché? Cosa è successo al Sant’Andrea? Il Sant’Andrea è un’Azienda mista ospedaliera-universitaria, con una maggioranza di medici ospedalieri. Ciononostante, forse unico caso in Italia, tutti gli incarichi dirigenziali di Unità Operative Complesse sono affidati a medici “purché universitari” e quindi sempre senza selezione pubblica comparativa (concorso pubblico).
L’appartenenza all’Università non dovrebbe essere l’unico criterio per diventare “primario” e purtroppo non costituisce di per se garanzia di qualità. Infatti molti dei “nominati” primari non hanno neanche i requisiti recentemente definiti dal MIURper diventare professori di I o II fascia e/o accertate competenze cliniche/organizzative per ricoprire il ruolo apicale in strutture complesse assistenziali.
Inoltre non solo la grande maggioranza dei medici ospedalieri sono ancora privi di incarichi professionali adeguati alle loro competenze, ma sempre più spesso ci riportano di trovarsi in condizioni lavorative di vero e proprio demansionamento che, in alcuni casi, sconfina nel mobbing.
Temiamo che questa situazione possa contribuire in modo significativo allo scadimento qualitativo e quantitativo delle prestazioni erogate al Sant’Andrea.
Questo Policlinico romano, aperto neanche 15 anni fa, sembrava nato sotto i migliori auspici e noi pensiamo che avrebbe ancora enormi potenzialità.
Bisogna sottolineare che "un sistema di nominati", senza la selezione di legge, impedisce che i migliori professionisti italiani o europei possano anche solo aspirare a concorrere per la direzione di un reparto al Policlinico Sant’Andrea e quindi che la stessa Azienda possa elargire all’utenza un'assistenza a livelli competitivi e garantiti.
L’Anaao Assomed del Lazio, dopo anni diripetuti e inutili tentativi con le precedenti Direzioni, si augura che il nuovo Commissario, Dott.
Giuseppe Caroli, non solo si adoperi per dare pari opportunità a tutti i professionisti, ma anche perchè l’assegnazione delle Unità Operative Complesse venga fatta mediante una valutazione trasparente, basata su criteri chiari delle reali professionalità.
Quest'ultima istanza è a pura tutela della Sanità Pubblica perché è un diritto dei Cittadini affidare la propria salute ai migliori professionisti disponibili sul campo ed è un dovere dello Stato garantire che ciò possa avvenire.
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Donato Antonellis
Rappresentante Territoriale Anaao Assomed A.O. Sant'Andrea
Paolo Castaldo
Segretario Aziendale Anaao Assomed A.O. Sant'Andrea
27 gennaio 2016
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