Farmacisti. Mnlf replica a Federfarma Roma: “Il rispetto non si pretende, si guadagna”
Per il presidente del Movimento Liberi Farmacisti, Vincenzo Devito, “è vergognoso utilizzare strumentalmente colleghi vittime della criminalità per attaccare Alberto Alesina e Francesco Giavazzi rei di aver scritto un articolo in cui definiscono ciò che pensa la maggioranza degli italiani, ovvero che i titolari di farmacia rappresentano una casta”.
05 AGO - "E' un modo meschino e vergognoso di difendere un privilegio". Inizia così la nota con cui
Vincenzo Devito, Presidente del Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, replica alle
parole di Vittorio Contarina, Presidente di Federfarma Roma che ieri attaccava l'
articolo pubblicato ieri sul
Corriere della Sera.
Per Devito "utilizzare strumentalmente colleghi vittime della criminalità per attaccare Alberto Alesina e Francesco Giavazzi rei di aver scritto un articolo in cui definiscono ciò che pensa la maggioranza degli italiani, ovvero che i titolari di farmacia rappresentano una casta, è vergognoso.
Ai colleghi vittime di reati va la nostra solidarietà incondizionata, ma i fatti criminali non hanno nulla a che fare con la discussione in corso sul ddl concorrenza. Purtroppo per il Presidente di Federfarma Roma, Giavazzi ed Alesina hanno colto nel segno: stiamo parlando di una delle lobby più potenti in Italia. Lo stesso Contarina dovrebbe saperlo bene in quanto per anni proprio Federfarma Roma è stata la centrale di questo potere lobbistico. Lo stesso predecessore di Contarina era solito fare la spola tra Palazzo Madama e Montecitorio".
Inoltre, continua il Presidente Devito, "per quanto riguarda la fantomatica crisi di 3000 farmacie in Italia, è una caratteristica propria delle lobby amplificare un dato a proprio uso e consumo: le farmacie veramente in crisi in Italia sono 279 e tutte per cattiva gestione aziendale.
E' vero, precisa Devito, i farmaci di fascia C sono farmaci importanti, ed è per questo che noi vogliamo che siano dispensati da tutti i farmacisti laureati ed abilitati indipendentemente da dove essi lavorano, la stessa laurea ed abilitazione ottenuta da coloro che operano in farmacia.
Siamo pienamente consapevoli che il servizio svolto dalle farmacie in estate, in inverno, giorno e notte è importante, peccato che questo servizio, soprattutto nelle grandi città, è svolto da farmacisti non titolari per 7,20 euro netti l'ora e qualche 'spicciolo' in più di notte".
"Al Presidente Contarina - conclude Devito - un consiglio: perda maggior tempo a controllare i propri associati che, soprattutto a Roma, sono avvezzi a consegnare proprio ormoni e antibiotici senza la dovuta ricetta medica. Il rispetto non si pretende, si guadagna".
05 agosto 2015
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