Disabilità cognitivo-relazionale. Rocca inaugura il servizio Tobia al Sant’Andrea di Roma
Effettuare un prelievo di sangue o un ECG, ad esempio, può essere difficile per una persona con disturbo dello spettro autistico. Il servizio Tobia mira a crerare percorsi facilitati che aiutino questi pazienti a sottoporsi con con più serenità a prestazioni diagnostiche e terapeutiche . Rocca: “Ascolto, accoglienza, accompagnamento. Sta in queste parole la bellezza del Progetto”. Donetti: “Attuiamo quel principio di universalità su cui si fonda il nostro Ssn”.
25 MAR - Inaugurato stamani il nuovo percorso Tobia dell’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea di Roma, alla presenza del presidente della Regione Lazio,
Francesco Rocca e dell’assessore ai Servizi sociali, Disabilità, Terzo settore, Servizi alla Persona,
Massimiliano Maselli. Ad accoglierli il direttore generale,
Daniela Donetti, e il preside della facoltà di Medicina e Psicologia di Sapienza Università di Roma,
Erino Angelo Rendina. Il servizio supporta i pazienti con bisogni speciali nella fruizione dei percorsi clinico-assistenziali, integrandosi nella rete TOBIA-DAMA (Disabled Advanced Medical Assistance) della Regione Lazio, coordinata da
Stefano Capparucci. Il servizio Tobia, infatti, offre ai pazienti con gravi difficoltà cognitive e/o relazionali percorsi facilitati per effettuare prestazioni diagnostiche e terapeutiche utili a prevenire e curare patologie non direttamente legate al disturbo principale da cui sono affetti. Un prelievo di sangue, un ECG, una visita oculistica, ad esempio, possono risultare difficoltosi per una persona con una forma grave di disturbo dello spettro autistico. Il servizio Tobia offre un percorso assistenziale declinato sulle esigenze particolari di tali pazienti, ottimizzando il numero degli accessi in ospedale, il tempo di permanenza o gli spostamenti fisici, effettuando visite, analisi, esami diagnostici – quando possibile – direttamente presso un ambiente protetto, con la guida di un infermiere care manager e il coinvolgimento di personale sanitario specificatamente formato, garantendo sempre la presenza di un caregiver/familiare.
Il servizio, avviato al Sant’Andrea a febbraio scorso grazie alla collaborazione tra il coordinatore regionale
Stefano Capparucci e la referente aziendale
Igina Breccia, ha già all’attivo il buon esito di 20 casi. L’Ambulatorio di Tobia è allestito in modo da ridurre al minino l’effetto di disagio e disorientamento tipico di una stanza ospedaliera ed è collocato in aree riservate e facilmente raggiungibili. Il team multidisciplinare e il care manager dedicato ottimizzano il processo assistenziale, progettando i vari interventi clinici e fungendo da interfaccia – in collaborazione con la COT ospedaliera - per i medici di medicina generale e i servizi territoriali che hanno in carico i pazienti al fine di assicurare la continuità terapeutica-assistenziale.
“Ascolto, accoglienza, accompagnamento. Sta in queste parole la bellezza del Progetto Tobia che oggi presentiamo all'Azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea. Centinaia di persone – dichiara il Presidente
Francesco Rocca - con una disabilità intellettiva o affette da un disturbo dello spettro autistico, rischiano ogni giorno di non avere accesso alle cure primarie. Talvolta, presentano delle difficoltà ad esprimere un bisogno o un sintomo preciso, ingenerando un senso di frustrazione e solitudine nelle famiglie e nei caregiver. Grazie al "Percorso Tobia" questi pazienti verranno presi in carico da una equipe multidisciplinare, appositamente formata, facilitando l'iter diagnostico e terapeutico. Ringrazio per la sensibilità e il lavoro svolto il Direttore Generale,
Daniela Donetti, il Preside della Facoltà di Medicina e Psicologia
Angelo Erino Rendina, la referente aziendale
Igina Breccia e il Coordinatore Regionale del progetto,
Stefano Capparucci”."Questa mattina riveste un'importanza particolare poiché anche all'interno dell'Azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea è stato inaugurato il Progetto Tobia. Questo percorso assistenziale – commenta l’Assessore
Massimiliano Maselli - è dedicato alle persone più fragili, permettendo di accogliere e assistere nel modo più appropriato coloro che vivono con una disabilità, offrendo loro un trattamento di accoglienza attento ed efficace. Ogni struttura ospedaliera non solo deve garantire un ambiente idoneo, ma deve altresì contare su un team specializzato che si prefigge di erogare la migliore assistenza sanitaria e socio-sanitaria ai pazienti che, per loro natura, presentano fragilità”.
“Il team multidisciplinare di Tobia è composto da internisti, pediatri, anestesisti, fisioterapisti, assistenti sociali, radiologi, neurologi, psicologi, case e care manager: professionisti preparati per fornire assistenza a pazienti con disabilità cognitiva e relazionale, anche quando poco o nulla collaboranti. Con Tobia – aggiunge il Direttore Generale
Daniela Donetti - attuiamo quel principio di universalità su cui si fonda il nostro Sistema Sanitario. Un servizio che garantisce l’effettiva parità di accesso all’assistenza sanitaria indipendentemente dalle condizioni individuali, in un’ottica di piena inclusività.”
“In un rapporto di cura, l’ascolto della persona che ci si trova davanti è l’elemento strategico – conclude il Preside
Erino Angelo Rendina- Il Servizio Tobia è l’espressione di un intero sistema organizzativo che si mette in ascolto dei pazienti più fragili e dei loro caregiver”.
25 marzo 2024
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