Asl Roma 2, proclamato lo stato di agitazione del personale
La Cgil, Cisl e Uil citano, tra le motivazione, la “gravissima carenza di personale” e “un’estrema criticità nella condizione dei lavoratori e nella capacità di garantire i livelli essenziali di assistenza”. Mobilitazione “necessaria per difendere lavoratori e salute dei cittadini”.
24 OTT - “La carenza di personale sta mettendo in ginocchio la Asl Roma 2. Riscontriamo un’estrema criticità nella condizione dei lavoratori e nella capacità di garantire i livelli essenziali di assistenza. Senza un intervento immediato di azienda e Regione Lazio si rischia il collasso. Dopo la proclamazione dello stato di agitazione, metteremo in atto tutte le forme di mobilitazione necessarie a tutelare operatori e pazienti”. Lo dichiarano in una nota
Aldo Capobianchi, Sandro De Paolis e
Antonio Zottola, responsabili di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, mentre le segreterie sindacali aziendali di categoria preparano la protesta in tutte le strutture dell’azienda, a partire dalla sede legale e dai presidi ospedalieri Sant’Eugenio, Sandro Pertini, Cto e Casa della Salute Santa Caterina della Rosa.
“Nonostante i ripetuti allarmi lanciati, nulla è stato fatto in termini di assunzioni e stabilizzazioni di personale a tempo determinato. Gli organici sono rimasti vuoti oltre ogni limite, tanto che l’Asl Roma 2 è dovuta addirittura ricorrere alla mobilità forzata di personale infermieristico e all’attivazione di posti letto ‘in affitto’ per ridurre il sovraffollamento dei pronto soccorso”, prosegue la nota. “Mentre l’utilizzo dello straordinario è talmente elevato da sforare il budget storicamente assegnato. Ciò significa non solo sottoporre gli operatori a turni supplementari e carichi di lavoro insostenibili, ma anche a paradossali riduzioni retributive visto che l’azienda, contro ogni norma e ogni buon senso, vorrebbe nientemeno attingere alle risorse della produttività collettiva. Ciò che sta accadendo è inaccettabile e non lo permetteremo”.
“Si mandano i servizi in malora e si danneggiano i lavoratori, quando poi le relazioni sindacali sono ridotte ai minimi storici”, dichiarano ancora Capobianchi, De Paolis e Zottola. “Una realtà desolante, con tempi biblici nell’applicazione di ogni diritto volto alla valorizzazione del personale: progressioni interne alle aree, progressioni tra le aree, conferimento di incarichi, graduatorie economiche. E stiamo ancora aspettando la definizione dei fondi contrattuali per il salario accessorio e il pagamento degli aumenti contrattuali da ccnl”.
“Per questo abbiamo indetto lo stato di agitazione e siamo pronti ad una mobilitazione durissima per tutelare i lavoratori dipendenti e i cittadini”, concludono i sindacalisti. “Bisogna lasciare ogni titubanza e intervenire subito: servono assunzioni, stabilizzazioni e valorizzazione del personale per garantire il funzionamento dei servizi alla salute”.
24 ottobre 2023
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