Nue 112. La denuncia di Magi (Omceo Roma): “Attese troppo lunghe per le emergenze, mancano i servizi”
“Il Nue deve essere più immediato e accompagnato dai servizi. È fondamentale, soprattutto quando si parla di questioni di salute. “Il vero problema è che il cittadino è spesso costretto a rimanere al telefono anche per molto tempo, ‘per non perdere la priorità acquisita’, con attese che variano dai 4 ai 20 minuti”, questo perché “non ci sono sufficienti servizi. Una mancanza di personale”.
04 SET - “Sono a favore del Numero unico europeo per le emergenze, perché quando il cittadino compone il 112 sa bene che può richiedere urgentemente e gratuitamente un intervento delle Forze di polizia, dei Vigili del fuoco, dell’assistenza sanitaria e dell’assistenza in mare. Il Nue, però, deve essere più immediato e accompagnato dai servizi. È fondamentale, soprattutto quando si parla di questioni di salute”. La segnalazione arriva dal presidente dell’Ordine dei medici di Roma,
Antonio Magi.
“Il vero problema – precisa - è legato al fatto che, purtroppo, dietro a questi numeri non vi sono i servizi richiesti e il cittadino è spesso costretto a rimanere al telefono anche per molto tempo, ‘per non perdere la priorità acquisita’, con attese che variano dai 4 ai 20 minuti. E quando arriva il momento della risposta alla richiesta, non sempre si è nelle condizioni di intervenire prontamente”.
Il perché è presto detto. “Non ci sono sufficienti servizi– dice il numero uno dell’Ordine dei medici capitolini- Nel nostro settore c’è una mancanza di personale, ci sono problemi con le ambulanze spesso bloccate negli ospedali, ci sono strutture che hanno difficoltà di accoglienza”. La carenza di operatori è un tema comune, denunciato anche da altre realtà come le Forze dell’ordine, i Vigili del fuoco o la Protezione civile. “Ci sono quindi difficoltà- aggiunge Magi- a rispondere alle esigenze dei cittadini, che invece dovrebbero potere fare pieno affidamento su interventi immediati e sull’operatività nel nostro caso delle strutture mediche territoriali e ospedaliere“.
04 settembre 2023
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