Fondata a Milano l’Accademia Italiana di Rinologia
“Sarà il catalizzatore di nuove conoscenze, specie per i giovani, e di strette sinergie italiane, europee ed internazionali”, spiega il fondatore, Paolo Castelnuovo.
21 GIU - Versatilità, micro-invasività, riduzione degli effetti collaterali e post-chirurgici, raffinatezza del risultato finale e innovazione: sono questi i punti cardine della ‘nuova’ chirurgia del naso e del distretto cervico-facciale. A garantire interventi all’avanguardia che uniscano funzionalità, cura e cosmesi in Italia sono ancora pochi e selezionati centri. Fino ad oggi: grazie all’Accademia Italiana di Rinologia (Iar), fondata a Milano e presentata ufficialmente ieri a Varese, competenza e adeguatezza terapeutica saranno in larga misura fruibili dal 5% di italiani affetti da patologie dell’apparato respiratorio. È a questo scopo, infatti, che nasce la Iar.
“Secondo il principio della migliore cura possibile con la massima efficacia ed il minor trattamento – spiega una nota della neonata Iar - , l’Accademia, una vera e propria associazione scientifica di ‘superspecialità’ dell’otorinolaringoiatria, riunisce i più alti nomi della rinologia italiana che ‘esporteranno’ sul territorio e a livello internazionale innovazione, competitività, progresso. IAR - ed è questa una concezione nuova nel panorama delle associazioni italiane, spesso assoggettate alle logiche di gruppi autoreferenziali - si apre al contributo di tutti gli specialisti del distretto, da chirurgi rinologi di matrice otorinolaringoiatrica a neurochirurghi, maxillo-facciali e plastici, al fine di racchiudere in sé le differenti scuole del territorio e stimolare studi, ricerca e scientificità nel campo della rinologia clinica e chirurgica per una offerta terapeutica di qualità al paziente”.
La ‘mission’ di IAR è dunque: trasmettere il bagaglio esperienziale ai giovani, creare presupposti per attrarre forze nuove e vitali che alimentino il cammino evolutivo di questa disciplina e favorire canali di comunicazione con realtà nazionali ed europee.
Innovazione e competenza, ma di qualità: l’Accademia intende garantire ai chirurghi opportunità di formazione scientifica di eccellenza, mediante incontri di aggiornamento, corsi pratici e frequenza nei centri dove questa chirurgia viene attuata ai massimi livelli.
Il battesimo dell’Accademia si terrà presso di Dipartimento di Biologia e Scienze della Vita dell’Università dell’Insubria di Varese ed è aperto a tutti i rinologi che acquisiranno di diritto il titolo di Soci Co-Fondatori di Iar. Oltre alla presentazione dell’Accademia, i massimi esperti nazionali ed internazionali, illustreranno lo stato dell’arte della rinologia, spaziando dalle problematiche infiammatorie, tumorali, fino a quelle estetico-ricostruttive e chirurgiche.
“L’idea di fondare l’Accademia Italiana di Rinologia – ha spiegato il Presidente Paolo Castelnuovo, Direttore della Clinica Otorinolaringoiatrica dell’Università dell’Insubria di Varese – nasce dal fatto che la rinologia chirurgica si sta sempre più configurando come disciplina di confine che attrae non solo chirurghi rinologi di matrice otorinolaringoiatrica, ma anche specialisti di discipline contigue quali neurochirurghi, maxillo-facciali, plastici. L’interesse multispecialistico ed il livello di performance in continua crescita cambierà il profilo dei differenti players e per rispondere a questa esigenza, ricerca, formazione, training e capacità di attrazione di giovani talenti faranno la differenza”.
“La crescente richiesta di interventi che coinvolgono il naso sta creando una fortissima competizione interspecialistica i cui segnali sono chiaramente evidenti in ambito nazionale ed internazionale – ha aggiunto Pietro Palma, presidente dell’Accademia Europea di Chirurgia Plastica Facciale – ed in modo particolare in ambito estetico-ricostruttivo, dove è sempre più necessario superare gli steccati delle tradizionali specialità. Il nostro obiettivo, anche grazie a questa nuova Accademia, è fornire ai chirurghi opportunità di formazione di eccellenza, mediante corsi di aggiornamento, corsi pratici e frequenza nei centri dove questa chirurgia viene attuata ai massimi livelli”.
Una disciplina, quella della rinologia, che ha cambiato obiettivi e orientamenti nell’evoluzione degli ultimi anni. “La rinologia è una ‘superspecialità’ dell’otorinolaringoiatria – continua Palma - che coinvolge a 360° lo studio del naso e delle strutture adiacenti. La rinologia non è più la figlia di un dio minore, ma una disciplina matura con una specifica identità nelle basi dottrinali, nelle aree di ricerca e nei protocolli terapeutici. La rinologia medica ha conosciuto una evoluzione impressionante in tre rami fondamentali: immunologia, olfatto, citologia. A sua volta, la rinologia chirurgica ha sperimentato una svolta epocale, con l’avvento dell’endoscopia e l’affinamento delle tecniche ricostruttivo-estetiche applicabili in molte patologie che interessano il distretto”.
Svolta necessaria e che trova riscontro anche nella diffusione della patologia nasale che ogni anno colpisce circa il 5% della popolazione, spaziando dalla cefalea frontale alle sinusiti, dalle malformazioni ai problemi post-trauma o post-chirurgia del naso esterno, fino ai tumori benigni e maligni del naso, dei seni paranasali e a base cranica.
“Per il trattamento di tutte queste patologie – conclude Castelnuovo – Iar si propone di potenziare il passaggio dal tradizionale al sempre più innovativo, attraverso l’implementazione di importanti alleanze tra colleghi e società scientifiche, altamente specializzati nella ricerca e nello studio delle patologie del distretto, e di segnare una svolta verso nuove affascinati rotte con mappe costantemente aggiornate grazie alla competitività, alla meritocrazia e alla competenza di tutti i nostri Soci Co-fondatori attualmente presenti e quelli che ci raggiungeranno in futuro”.
21 giugno 2012
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