Dl Sostegni bis. Plauso dell’Andiar ai “100 mln per l’acquisto di prestazioni dai privati per recuperare le liste d’attesa”
Per l’associazione che riunisce le strutture private e convenzionate operanti nella branca della radiologia e diagnostica per immagini, le risorse destinate dal decreto sono “il primo passo verso un nuovo ruolo centrale della sanità privata accreditata”. Per l’Andiar, infatti, un progetto di riforma del Ssn territoriale senza una valorizzazione della sanità privata convenzionata “è destinato ad essere incompleto”.
24 MAG - L’Associazione Nazionale di Diagnostica per Immagini dell’Area Radiologica (Andiar) esprime “soddisfazione” per la norma del Decreto Legge Sostegni bis che prevede “ha stanziato 100 milioni di euro grazie ai quali le Regioni potranno acquistare prestazioni sanitarie dalle strutture private accreditate al fine di recuperare le prestazioni non erogate nel 2020”. Tale somma, secondo quanto appreso dall’associazione che riunisce le strutture ambulatoriali private e convenzionate operanti nella branca della radiologia e diagnostica per immagini, “è stata scomputata dal più cospicuo stanziamento di 498 milioni per l’abbattimento delle liste d’attesa previsto ad esclusivo utilizzo della sanità pubblica e che sono rimasti ad oggi inutilizzati”.
"Lo stanziamento di 100 milioni - per Andiar - è un primo passo verso un nuovo ruolo centrale che deve essere attribuito alla sanità privata accreditata nel nostro Paese”.
L’Andiar esprime quindi un ringraziamento al Sindacato delle Branche a Visita - CUSPE, “quali principali artefici nonché interlocutori diretti di Andiar, per il risultato ottenuto, condividendo appieno le azioni comuni intraprese a livello nazionale. Siamo certi che il futuro della sanità convenzionata debba passare attraverso la condivisione di problematiche, idee, proposte e visioni delle associazioni rappresentative in tale branca dei vari soggetti e figure professionali che vi appartengono. L’Andiar vigilerà tramite i propri rappresentanti regionali affinché le amministrazioni regionali facciano buon uso dei denari messi a disposizione dal Governo”.
L’associazione che riunisce le strutture ambulatoriali private e convenzionate operanti nella branca della radiologia e diagnostica per immagini stigmatizza, per,, “il mancato coinvolgimento delle strutture sanitarie accreditate esterne nel progetto di riforma della sanità territoriale previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.
Per Andiar “un progetto di riforma del Sistema Sanitario Nazionale territoriale che non valorizzi nella giusta misura la sanità privata convenzionata è una riforma destinata ad essere incompleta e priva di quella spinta imprenditoriale di cui necessita tale settore. Pertanto, anche Andiar chiede con forza al Presidente della FnomCeo, dott. Filippo Anelli, di essere ricompresa tra i rappresentanti sindacali della medicina territoriale, al fine di essere parte integrante e costruttiva di tale riforma”.
24 maggio 2021
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