Vaccini Covid. Governo al lavoro per stop a sospensione pensione per medici vaccinatori
L’Esecutivo starebbe lavorando ad un emendamento affinché non venga sospesa la pensione ai medici in quiescenza a cui le aziende sanitarie hanno attribuito incarichi retribuiti per la vaccinazione anti covid.
23 APR - “Il Governo ha predisposto un emendamento affinché non venga sospesa la pensione ai medici in quiescenza a cui le aziende sanitarie hanno attribuito incarichi retribuiti per la vaccinazione anti covid. Lo annuncia il sottosegretario alla Salute
Andrea Costa.
“È un problema all'attenzione del Governo - interviene Costa -. Contiamo già nelle prossime settimane o nei prossimi giorni di arrivare a una soluzione”.
“Sarebbe una beffa nel momento in cui chiediamo un sacrificio e una grande disponibilità ai medici, un emendamento proposto dal Governo andrà a risolverà la criticità - spiega -. L'Inps motiva che è impossibile percepire la pensione mentre si è retribuiti, quindi sarebbe necessario un decurtamento, ovviamente siamo in un momento straordinario, quindi occorrono norme straordinarie. Dobbiamo consentire ai medici in pensione di poter vaccinare senza doverci rimettere nulla”.
“Grazie al Ministro del Lavoro e all'Inps cesserà l'ingiusta penalizzazione subita finora dai medici pensionati che operano come vaccinatori, i quali non dovranno più subire la sospensione della pensione per il fatto di essersi offerti a prestare la loro opera a supporto della campagna vaccinale”. Afferma la presidente del gruppo Pd alla Camera
Debora Serracchiani, riferendosi agli effetti dell'art. 3-bis del Decreto Legge 2/2021, in base al quale si era creata una situazione che poneva in conflitto il regime di cumulabilità tra redditi di lavoro autonomo e trattamenti pensionistici dei medici in quiescenza impiegati nella somministrazione dei vaccini.
“Le segnalazioni delle rappresentanze sindacali dei medici - spiega Serracchiani - sono state portate all'attenzione del ministro Orlando, il quale si è attivato per risolvere una situazione realmente incomprensibile, ingiusta e che andava pure a detrimento del numero delle vaccinazioni. La problematica recentemente emersa ha infatti generato molta perplessità nei medici che avevano accettato incarichi di lavoro autonomo da vaccinatori pur essendo in quiescenza”.
Per la presidente dei deputati dem “è bene che si sia chiarito questo punto dolente, perché abbiamo bisogno di tutte le forze disponibili e problemi di interpretazione normativa non devono essere ostacolo al contributo di chi può e vuole aiutare a sconfiggere il Covid”
“La notizia sulla soluzione individuata da Ministero del Lavoro e Inps, che consentirebbe ai medici pensionati di operare come vaccinatori per l'emergenza Covid senza subire la sospensione della pensione, è un ottimo segnale e risponde ai richiami fatti da CIMO-FESMED nelle scorse settimane. Attraverso la confederazione CIDA, inoltre, il sindacato aveva presentato un emendamento in materia”. Afferma la Cimo-Fesmed in una nota.
“Viene così sgombrato il campo da un’inutile e umiliante penalizzazione – precisa il sindacato - che rischiava di sottrarre alla campagna vaccinale il supporto di centinaia di medici con professionalità quanto mai necessarie, personale qualificato ed esperto in grado di fornire una valutazione clinica dei pazienti e l’intervento in caso di soccorso. Il Ministro Orlando e il Presidente Tridico hanno così dimostrato attenzione e prontezza con una soluzione che non solo evita un lungo iter parlamentare di modifica ma soprattutto pone chiarezza di riferimenti per le regioni e le aziende sanitarie, agevolandole nell’avvalersi anche dei medici in pensione per accelerare in sicurezza le vaccinazioni”.
23 aprile 2021
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