A Torino un convegno sul futuro della farmacia in chiave europea
Il tema al centro di un convegno promosso per il 16 giugno dall’Ordine dei Farmacisti della provincia di Torino e dalla Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi. Obiettivo: esplorare i modelli degli altri Paesi per individuare possibili percorsi di evoluzione per la farmacia italiana.
07 GIU - Da un’attività efficace ne nascono sempre altre. E così l'Ordine dei Farmacisti della provincia di Torino e la Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi, in seno al Master in Farmacia Territoriale “Chiara Colombo”, organizzano, il prossimo 16 giugno, il convegno "Il Farmacista in Farmacia: un ruolo chiave in un servizio sanitario in evoluzione in Europa".
L'argomento è stato scelto pensando ai tempi di forte incertezza che la Sanità in generale e, in particolare, il Servizio farmaceutico stanno attraversando. Tempi che impongono una riflessione approfondita sui possibili modelli di sviluppo di entrambi.
“Osserviamo infatti che, mentre la parte pubblica si trova a dover mediare tra l’esigenza di ridurre la spesa corrente e mantenere l’elevato livello di un servizio finora considerato tra i migliori in Europa, il farmacista e la farmacia si domandano quale sia il loro futuro e quali ambiti consentiranno la sopravvivenza e la crescita del loro ruolo” dicono la professoressa Paola Brusa, direttore del Master e il dottor Mario Giaccone, presidente dell’Ordine torinese.
Di qui, per gli organizzatori, la necessità di esplorare sia i diversi modelli di servizio sanitario elaborati in altri Paesi europei sia il ruolo che al loro interno è stato ricavato per il servizio farmaceutico e la farmacia di comunità, così da individuare possibili percorsi di evoluzione per la farmacia italiana.
“Siamo convinti che anche da un confronto razionale e privo di pregiudizi con altri colleghi europei possano emergere sollecitazioni ed indirizzi utili alla costruzione della farmacia di domani ed al suo miglior posizionamento all'interno del contesto sanitario nazionale” concludono Brusa e Giaccone. Molti dunque i temi che saranno affrontati, tra i quali, per esempio, la necessità di rivedere le competenze nella sanità e di indirizzare alcune competenze verso il first point of contact: la farmacia; l’evoluzione della professionalità del farmacista in una sanità globalizzata e basata sullo scambio digitale, mediante sistemi informatici.
Numerosi i relatori previsti sia italiani, come Giuseppe Ronsisvalle, Presidente Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Farmacia, Laura Caparrotta, farmacologa della Facoltà di Farmacia di Padova, Giorgio Carbone, Presidente Nazionale SIMEU (Società It. di Medicina di Emergenza e Urgenza) e Andrea Manfrin, Clinical Lecturer in Pharmacy Practice, della Medway School of Pharmacy , University of Kent and Greenwich, e stranieri, a cominciare dai vertici del PGUE, John Chave e Alain Delgutte Sebastian Polak, docente dell’ Unità of Farmacoepidemiologia e farmaco economia dell’Università Jagiellonian di Cracovia e Mario Tanzi. Oltre, naturalmente ai padroni di casa e a Massimo Mana, presidente di Federfarma Piemonte.
La segreteria organizzativa del convegno, che dà diritto a 8 crediti ECM, è svolta da Farmaservizi Formazione (sig.ra Maria Lo Bianco) Via Sant’Anselmo 14 -10125- Torino; fax: 0115698958
Mail: formazione@farmapiemonte.org
Scarica il programma del convegno.
07 giugno 2012
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