Farmacia. Federfarma: “Il progetto Zenith è un’opportunità per la categoria”
Il sindacato dei titolari di farmacia risponde ai dubbi espressi nei giorni scorsi dal Movimento Spontaneo Farmacisti Italiani riguardo al nuovo progetto realizzato con la collaborazione di Promofarma e IMSH allo scopo di acquisire i dati di dispensazione e di vendita della farmacia.
03 MAG -
Sta partendo in questi giorni il Progetto Zenith, lanciato da Federfarma, attraverso la collaborazione di Promofarma e IMSH, per acquisire e analizzare i dati di dispensazione e di vendita delle farmacie italiane. Un’iniziativa che aveva sollevato qualche perplessità, come quelle espresse dal Movimento Spontaneo Farmacisti Italiani nel comunicato pubblicato pochi giorni fa da Quotidiano Sanità.
Dubbi e preoccupazioni a cui Federfarma risponde attraverso questa nota, che pubblichiamo integralmente.
“Il Progetto Zenith, lanciato in questi giorni da Federfarma attraverso la collaborazione di Promofarma e IMSH, ha sollevato alcuni quesiti che meritano una risposta, come giusta e opportuna integrazione ad una comunicazione essenzialmente ‘tecnica’ finora rivolta solo alle organizzazioni territoriali.
In primo luogo, occorre spiegare che la nuova raccolta non è priva di oneri per i destinatari dei dati. Inoltre vanno considerati i servizi che IMSH renderà alle farmacie, ossia il ReportFarma (banca dati dei volumi e dei prezzi medi di OTC, SOP e delisting, con dettaglio geografico provinciale o azzonamento per le grosse province) e i report mensili che saranno inviati alle Associazioni Provinciali (dati aggregati dei vari canali del settore, dei diversi segmenti merceologici, con dettaglio geografico provinciale o azzonamento per le grosse province).
Dette risorse si sommano a quelle già disponibili per la fornitura dei dati SSN.
In secondo luogo, dobbiamo purtroppo smentire che la ricetta elettronica non certifichi la spesa, poiché con l’articolo 11, comma 16 della Legge 122/2010, si è sancito che “L’invio telematico dei predetti dati sostituisce a tutti gli effetti la prescrizione medica in formato cartaceo.” Da qui deriva la conclusione che con la chiusura al banco della ricetta elettronica è già adempiuto il debito informativo che ogni farmacia ha nei confronti dell’articolo 50 della legge 326/2003 e, quindi, il rischio concreto di perdere il flusso mensile già organizzato per la raccolta.
A tal proposito, si vuole precisare che è bene non confondere la rivendicazione di Federfarma dell’importante e proficuo ruolo mantenuto dal 1998 ad oggi nella gestione della raccolta dei dati SSN con la presunta volontà di promuovere le norme e le sanzioni poi riunite nel già citato articolo 50.
Dell’importanza della conoscenza del dato per la categoria si crede non vi sia alcuna necessità di spiegazione. E’ stata utile fino ad ora per analisi e proposte nel settore SSN, sarà utile in futuro per vigilare sui processi evolutivi del mercato globale di interesse del settore.
Da ultimo si ricorda che la Filiera e gli altri grandi canali “alternativi” non hanno certo bisogno dei progetti di Federfarma per conoscere i dati del settore, perché sono già in loro possesso, direttamente da alcune reti, oppure da elaborazioni che provengono da data base alimentati da panel di migliaia di farmacie e, infine, dal 100% delle aziende della grande distribuzione.
In merito poi ad asserite preoccupazioni circa estrazioni non concordate con la farmacia, si ritiene necessario chiarire che l’estrazione dai gestionali, generalmente già contenenti programmi di estrazione non attivi, avviene solo previa accettazione del contratto da parte della farmacia (sul sito www.federfarma.it). Eventuali estrazioni di dati prive del consenso della farmacia non avrebbero alcun senso, in quanto non ne seguirebbe alcuna utilità per la Software House.
Tuttavia, in caso si dovessero riscontrare tali situazioni, si raccomanda di segnalarle poiché trattasi di comportamenti illeciti, probabilmente, penalmente perseguibili.
In sostanza, la finalità del Progetto Zenith è quella di coniugare la nuova esigenza della categoria di preservare la conoscenza del dato SSN e allargare il monitoraggio all’intero mercato che interessa, senza gravare sulle farmacie, anzi fornendo loro nuove risorse e nuovi strumenti gestionali”.
03 maggio 2012
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