Covid. Fnopo: “Politica investa sul territorio con il supporto dei professionisti della salute”
L’Ordine delle ostetriche chiede interventi concreti e operativi “nel riprogettare una sanità più vicina ai cittadini e alle cittadine, una rete assistenziale di prossimità che sia in grado di rispondere realmente ai bisogni di salute. Servono team multiprofessionali e multidisciplinari, di professionisti sanitari che operino in strutture in grado di prendere in carico la salute dei cittadini”.
08 LUG - “Fiducia, ma anche prudenza e soprattutto rispetto delle regole, poste a salvaguardia della propria salute e quella degli altri, sono le direttrici cui tutti i cittadini si devono attenere ancora oggi perché, sebbene depotenziato, il virus Covid-19 circola ancora tra noi, come dimostrano i dati epidemiologici delle ultime settimane. Dopo la fase acuta della emergenza pandemiologica, però, alla politica si chiede di più: essere concreta e operativa nel riprogettare una sanità più vicina ai cittadini e alle cittadine, una rete assistenziale di prossimità che sia in grado di rispondere realmente ai bisogni di salute”. È quanto affermano le componenti del Comitato centrale della Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica (FNOPO).
“Adesso – incalzano - servono i fatti. È necessario che tutti i principali protagonisti della tutela della salute si siedano attorno a un tavolo e di concerto si confrontino per una riforma epocale che guardi al lungo periodo”.
Secondo la Fnopo “si deve ragionare in termini di territorialità, di team multiprofessionali e multidisciplinari, di professionisti sanitari che operino in strutture in grado di prendere in carico la salute dei cittadini, lasciando agli ospedali le maggiori criticità e le specificità, come nel caso del Covid-19. Solo così sarà possibili garantire la continuità e la sicurezza delle cure ordinarie. Per le donne, in particolare, l’attivazione su scala nazionale del modello di Ostetrica di famiglia e di comunità risulta strategica per una efficace presa in carico, promozione, protezione e tutela della salute di genere in tutto il ciclo biologico, sessuale e riproduttivo delle donne, non tralasciando alcuna fascia di età”.
“Per poter realizzare tali obiettivi è altrettanto determinante che la politica dia il giusto riconoscimento a tutti i professionisti sanitari e sociosanitari, senza che si verifichino più gli spiacevoli episodi di ingiusta discriminazione tra professioni, come se ce ne fosse qualcuna più utile e/o indispensabile di altre. Non sono dunque più ammissibili disparità di trattamento come nel caso di bonus economici, Ecm o fondi di solidarietà dei precedenti decreti: Rilancio e Scuola. Per questi casi incresciosi, la politica è ancora in tempo per operare gli opportuni correttivi”, concludono le rappresentanti nazionali della categoria ostetrica.
08 luglio 2020
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