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Enpam. Sindacati medici lanciano raccolta firma per riduzione della contribuzione


Per i sindacati “non è accettabile" che i medici del Ssn, già titolari di un trattamento pensionistico obbligatorio, debbano versare il contributo pieno per la quota A del Fondo di Previdenza Generale. Considerato anche il blocco del contratto e delle convenzioni e il contributo obbligatorio Onaosi.

16 APR - Prende il via oggi la raccolta delle firme dei medici del Servizio Sanitario Nazionale alla petizione per il ripristino immediato della contribuzione ridotta su base volontaria di circa il 50% dell'attuale quota A del Fondo di Previdenza Generale dell'Enpam.

La petizione, promossa dai dieci sigle sindacali dei medici (Aaroi-Emac – Fp Cgil Medici – Fassid (Aipac-Snr-Simet) – Cisl Medici – Fesmed – Anpo-Ascoti-Fials Medici – Uil Fpl Medici - Smi – Cipe – Ugl Medici), è indirizzata ai Presidenti dell'Enpam e della FnomCeo e si svolgerà attraverso la raccolte delle firme dei medici negli ospedali e nei servizi territoriali.

Per i sindacati, infatti, “non è più accettabile che i medici dipendenti e convenzionati del Servizio sanitario nazionale, già titolari di un trattamento pensionistico obbligatorio, siano costretti a continuare a versare un contributo pieno anche per la quota A del Fondo di Previdenza Generale”.

La riduzione della contribuzione è oggi possibile solo per i medici che avevano presentato istanza di ammissione al beneficio entro il 31 dicembre 1989, in quanto forniti di diversa copertura previdenziale obbligatoria.

“Questa distinzione – affermano i sindacati -, anche a fronte del blocco del contratto e delle convenzioni fino al 2014, per i sindacati medici non è più tollerabile. Nel 2012 vedrà costretti tutti i medici ultraquarantenni a pagare un contributo Enpam quota A di 1.304,56 euro a fronte di 706,39 euro per chi può pagare già la quota ridotta. A questo tributo c'è anche da aggiungere 51,50 euro pro capite per tutti i medici per le spese relative all'indennità di maternità, adozione e aborto”.

Peraltro, osservano i sindacati, “le prestazioni pensionistiche del Fondo Generale quota A sono sempre più povere e decurtate per l'erogazione di prestazioni assistenziali per gli iscritti e per i loro superstiti in condizioni economiche disagiate, funzione che si sovrappone alle attività dell'Onaosi, per la quale già i medici dipendenti versano un ulteriore contributo obbligatorio”.

La petizione, pertanto, è finalizzata ad ottenere una deliberazione del Consiglio nazionale Enpam al quale spetta, d'accordo con il Consiglio nazionale della Fnomceo, la decisione sul dimezzamento dei contributi richiesto.

 

16 aprile 2012
© Riproduzione riservata

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