Coronavirus. Reumatologi attivano un registro speciale per monitorare pazienti affetti da Covid
Sinigaglia (Sir): “Vogliamo comprendere come età, comorbidità e cure possano influire sull’infezione. I dati saranno poi utili anche per quei Paesi in cui la situazione è, per ora, meno drammatica della nostra”. I reumatologi segnaleranno tutti i casi di Covid-19 nei pazienti con patologie reumatologiche di ogni tipo, come artriti, connettiviti o vasculiti indipendentemente dalla gravità
30 MAR - È attivo da oggi il
Registro Coronavirus e Malattie Reumatologiche della Società Italiana di Reumatologia (Sir). Obiettivo: monitorare l’impatto della pandemia di Covid-19 sui pazienti reumatologici, categoria considerata a rischio.
Il Registro è attivo su tutto il territorio nazionale e a tutti i reumatologi italiani viene richiesto di segnalare tutti i casi di Covid-19 nei pazienti con patologie reumatologiche di ogni tipo, come artriti, connettiviti o vasculiti indipendentemente dalla gravità. Andranno quindi raccolti anche i dati dei malati asintomatici rilevati attraverso lo screening della salute pubblica.
“Si tratta di uno strumento indispensabile ed utile sia per i clinici che per i malati – afferma
Luigi Sinigaglia, Presidente Nazionale Sis – vogliamo meglio comprendere in che modo fattori come l’età, le comorbidità e i diversi trattamenti possano influenzare i contagi e gli esiti della infezione da Covid-19. In questo momento, estremamente complicato per la nostra sanità, possiamo dare un contributo per incrementare le conoscenze su un agente patogeno di cui sappiamo ancora troppo poco. Il Registro Coronavirus è stato realizzato grazie all’encomiabile impegno del Centro Studi Sir. Stiamo raccogliendo preziose informazioni che potranno poi essere utili anche per altri Paesi che stanno attualmente fronteggiando una situazione meno drammatica della nostra. Il nostro registro che ha già raccolto decine di casi è interfacciato con i registri internazionali che sono partiti dopo il nostro, in particolare in coordinamento con la Società Europea di Reumatologia”.
Gli specialisti ribadiscono inoltre l’importanza, per i pazienti reumatologici, di seguire scrupolosamente le cure prescritte. “E’ uno degli aspetti che bisogna monitorare con grande attenzione in questo momento – aggiunge il Presidente – le patologie più gravi, come per esempio l’artrite reumatoide, richiedono il ricorso a terapie immunomodulanti o immunosoppressive che possono abbassare le difese immunitarie dell’organismo. Ciò nonostante sospendere o ridurre le cure farmacologiche è una pratica estremamente pericolosa ed ingiustificata che può causare delle riattivazioni cliniche molto rischiose per la maggior parte dei nostri pazienti. Quindi tutti i malati non devono prendere iniziative imprudenti dettate dalla paura di un possibile contagio da coronavirus. Bisogna proseguire con i trattamenti e seguire sempre e solo le indicazioni del reumatologo di fiducia”.
“Invitiamo infine tutte le persone residenti nel nostro Paese a rispettare le nuove regole stabilite dal Governo e dagli enti locali per limitare il più possibile gli spostamenti e gli assembramenti – conclude Sinigaglia – insieme possiamo superare questo periodo difficile che sta mettendo duramente alla prova il nostro sistema sanitario nazionale”.
30 marzo 2020
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Lavoro e Professioni
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy