Dispositivi medici e farmaci hanno bisogno di una nuova governance
È quanto emerso nel corso della sessione dedicata nel corso della 14° edizione del Forum Risk Management in corso a Firenze. L’innovazione in questo settore registra ancora molti ritardi. Necessaria anche una revisione del prontuario farmaceutico, valutando sempre il costo-beneficio che ogni farmaco può avere per il servizio erogante e la comunità
26 NOV - “Dispositivi medici e sanitari hanno bisogno di una nuova governance capace di riequilibrare il disequilibrio tra le aree del Paese”.
Entra nel vivo dei lavori il 14 Forum Risk Management e il capitolo “dispositivo medici e farmaci” desta subito grande attenzione. E nella sessione di lavori dedicata a questo argomento
Giovanni Bissoni, esperto del comitato scientifico del Forum, si è soffermato sul valore del Ssn in un Paese che purtroppo viaggia ancora a due velocità, con un Nord più efficiente a discapito del Sud.
“Anche nel settore dei dispositivi medici e sanitari – ha detto Bissoni – è necessario sostenere l’innovazione che registra gravi ritardi. I due documenti che riguardano la rilettura dei processi inerenti i dispositivi medici e dei farmaci, voluta nel 2018 dal Ministro Grillo, oggi si trova nel Patto della salute e questo rappresenta un grande passo in avanti. È necessaria una revisione del prontuario farmaceutico, valutando sempre il costo-beneficio che ogni farmaco può avere per il servizio erogante e la comunità”.
“L’evidenza scientifica può aiutare alla rimodulazione dei sistemi” ad affermarlo
Giuseppe Traversa dell’Istituto Superiore di Sanità, costituendo la base delle regole da mettere in campo. Ricordiamoci sempre, ad esempio, che un farmaco generico e uno originale sono uguali, hanno la stessa efficacia. Perché concetti basilari come questo passino è necessario migliorare l’informazione, da parte del Ministero, di Aifa e di tutti i soggetti interessati”.
Per poter cambiare e governare questo processo c’è bisogno di personale. Ad affermarlo è la
Marcella Marletta Dg dispositivi medici e servizio farmaceutico del Ministero della Salute, che evidenzia la necessità di investire su nuove risorse umane da formare e da impiegare nelle attività di ispezione. “Oggi purtroppo – ha concluso Marletta – l’attività ispettiva si attiva a seguito di incidente e non in via preventiva”.
26 novembre 2019
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