Liliana Segre racconta la Shoah dei medici ebrei milanesi
Appuntamento per lunedì 4 novembre presso l'Università degli Studi di Milano all'incontro organizzato dall’Omceo del capoluogo lombardo sull'impatto delle leggi razziali nella comunità medica ebraica. “È un'importante occasione per ricordare le complicatissime condizioni in cui i medici ebrei si trovarono ad operare a partire dal 1938”.
01 NOV - Uno dei momenti più bui della storia della città di Milano, quello della Shoah, descritto dalla Senatrice a vita
Liliana Segre durante l'incontro “Guardare al futuro senza dimenticare: medici e impegno civile ieri e oggi”, organizzato dall'OMCeO di Milano insieme all'Università degli Studi di Milano (Via Festa del Perdono, 7), che ospiterà l'evento presso l'Aula Magna.
La Senatrice a vita, che ha vissuto in prima persona questo brutale periodo storico, deportata nel 1944, a 13 anni, nel campo di concentramento di Auschwitz da cui fu liberata soltanto nel maggio del 1945, porterà la sua testimonianza in tema di tutela e riconoscimento dei diritti fondamentali e inalienabili degli individui, proprio a poche ore dall'approvazione in Senato della commissione sul razzismo voluta dalla stessa Segre.
Una presenza che rende la consegna dei diplomi ai neo laureati dei Corsi di laurea magistrale a ciclo unico della Facoltà di Medicina e Chirurgia, che si svolgerà contestualmente al convegno, un momento speciale ed importante per “trasmettere la memoria di ciò che è accaduto in uno dei periodi più drammatici della storia, affinché attraverso la consapevolezza nulla di simile possa ripetersi, guardando al futuro della professione medica”.
“Questo convegno ha come obiettivo quello di sottolineare la centralità e l'evoluzione del ruolo dei medici e del loro impegno civile, che negli anni della Shoah fu straordinario. È un'importante occasione per ricordare le complicatissime condizioni in cui i medici ebrei si trovarono ad operare a partire dal 1938, anno in cui furono promulgate le leggi razziali: espulsi da tutte le strutture formative, dalle università e dagli albi professionali ed infine deportati e uccisi” afferma
Roberto Carlo Rossi, Presidente dell'OMCeO di Milano, che conclude “È fondamentale guardare al futuro senza dimenticare il passato!”.
All'incontro sarà presente anche il Dr.
Ugo Garbarini, Presidente Onorario e autore di un interessante libro sull'OMCeO ambrosiano, grazie al quale è stato recuperato il registro dei medici ebrei discriminati, deportati e uccisi tra il 1943 e il 1945.
Ai saluti istituzionali del Presidente del Comitato di Direzione della Facoltà di Medicina e Chirurgia,
Gian Vincenzo Zuccotti e del Rettore dell'Università,
Elio Franzini, seguirà una lunga parentesi sulla figura del medico nella Milano delle leggi razziali e delle deportazioni, moderata dalla Professoressa di Filosofia Morale
Laura Boella, durante la quale interverranno anche il medico e filosofo
Giorgio Cosmacini, lo storico
Michele Sarfatti.
L'evento, aperto al pubblico, avrà inizio alle ore 9.30 di lunedì 4 novembre, presso l'Aula Magna dell'Università Statale di Milano.
01 novembre 2019
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