Contrasto all’antibiotico-resistenza: una missione interprofessioanle
Se n’è discusso in un evento che si è svolto lunedì 25 marzo nella sede dell’Ordine dei Farmacisti di Milano, Lodi, Monza Brianza e Pavia che ha visto la partecipazione dei Giovani psicologi della Lombardia, del Segretariato Italiano Giovani Medici e del Comitato MI’mpegno.
26 MAR - “Non un corso in senso tradizionale, ma una puntuale ripresa di una delle emergenze sanitarie più preoccupanti e forse più trascurate dai media e meno presenti all’opinione pubblica, il diffondersi dell’antimicrobico-resistenza, con uno scopo ben preciso: coinvolgere tutti i professionisti della salute in una strategia di contrasto multidisciplinare e, contemporaneamente, mobilitare le componenti attive della società per aumentare la consapevolezza su questo tema fondamentale” così
Luigi Congi, presidente dell’Agifar di Milano, Lodi, Monza Brianza e Pavia, ha riassunto lo spirito dell’evento “Antibiotico-resistenza: responsabilità sociale e professionale”, che si è svolto lunedì 25 marzo nella sede dell’Ordine dei Farmacisti – tra gli organizzatori della serata con Giovani psicologi della Lombardia, dal Segretariato Italiano Giovani Medici, e dal Comitato MI’mpegno.
Quattro le relazioni tecniche affidate a
Nicola Lucio Liberato, direttore dell’UOC Medicina interna dell’Ospedale di
Vizzolo Predabissi, che ha trattato gli aspetti epidemiologici e la dimensione storica del fenomeno; ad
Angelo Pezzi, responsabile dell’UOS Terapia Intensiva dell’Ospedale Bassini di Milano, che ha illustrato il tema dell’impiego responsabile degli antibiotici;
Francesco Carlo Gamaleri, farmacista di comunità e membro del Consiglio dell’Ordine Milanese, che ha affrontato il tema visto nella prospettiva di chi affronta le richieste, spesso improprie, del cittadino. A chiudere la psicologa
Cecilia Pecchioli, presidente dei Giovani psicologi Lombardia, nel quale ha fatto la sua comparsa il tema trasversale – e centrale – del rapporto con il paziente.
E’ stato l’intervento di
Andrea Mandelli, presidente dell’Ordine milanese e della FOFI, a saldare il piano dell’azione concreta con il quadro generale e le implicazioni economiche del possibile ritorno delle infezioni tra i big killer. “Ci troviamo di fronte a un uso irrazionale degli antibiotici da parte dei cittadini, sul quale pesa anche il proliferare di un’informazione distorta attraverso i canali più diversi” ha detto Mandelli “e alla sottovalutazione di alcune pratiche elementari che possono ridurre significativamente il diffondersi delle infezioni, come lavarsi le mani, per esempio”; nel contempo resta aperto il tema della ricerca di nuovi presidi terapeutici: “si trascura la necessità che il pubblico investa nella ricerca in questo ambito, perché per la loro natura i farmaci antimicrobici non possono generare un ritorno economico tale da compensare le spese se sono sostenute dal solo attore privato” ha spiegato Mandelli che, nella sua attività parlamentare ha affrontato spesso il tema dell’antibiotico-resistenza, da ultimo con la presentazione lo scorso luglio di una mozione approvata all’unanimità dalla Camera.
Bilancio positivo dunque per una occasione di incontro che, come sottolineato dall’avvocato
Carmelo Ferraro, portavoce del Comitato MI’mpegno, è stata anche una conferma del ruolo sociale dei professionisti e degli Ordini.
26 marzo 2019
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