Gli Ordini della sanità incontrano il ministro Grillo. Sul tavolo regionalismo differenziato, Patto per la salute, legge Lorenzin e violenza sugli operatori
Si è svolta oggi al Ministero della Salute la prima riunione del tavolo di lavoro permanente tra professioni e Governo. Ecco il documento delle professioni.
21 MAR - Le Federazioni nazionali e degli Ordini delle Professioni sanitarie e sociali hanno incontrato oggi il ministro della Salute
Giulia Grillo alla quale hanno illustrato un documento unitario che prende in esame le questioni più scottanti del momento, dal Regionalismo differenziato al Patto per la Salute.
“Questo primo incontro è un importante momento di confronto per lavorare insieme sulle esigenze di settore. Il Servizio sanitario è fatto dai professionisti che ci lavorano e a loro dobbiamo dare ascolto e risposte concrete” - ha detto il ministro
Grillo nel saluto ai delegati presenti.
Ecco il testo integrale del documento:
Le Federazioni nazionali e degli Ordini delle Professioni sanitarie e sociali ringraziano il Ministro della Salute Grillo per l’attenzione e disponibilità manifestata con la convocazione del Tavolo di confronto permanente con le professioni sanitarie e sociali e nello specifico con i rappresentanti esponenziali delle stesse. Le tematiche che sembra necessario porre all’attenzione anche nel rispetto del ruolo di Enti sussidiari dello Stato, con finalità di tutela degli interessi pubblici garantiti dall’ordinamento connessi all’esercizio professionale, hanno come presupposto i principi contenuti nell’articolo 1 della Legge n.833/78 di istituzione del nostro Servizio Sanitario Nazionale inteso come equo, universale e solidaristico.
Il
Manifesto dell’Alleanza tra Professionisti della Salute per un nuovo SSN che le professioni sanitarie e sociali hanno approvato lo scorso 23 febbraio, presso il Teatro Argentina in Roma e che è stato posto alla attenzione del Ministro Grillo, esplicita gli impegni che le professioni stesse si assumono per garantire nell’ambito delle proprie competenze la migliore assistenza sanitaria ai cittadini e nel contempo pongono richieste precise al Governo e alle Istituzioni sempre nell’ottica di un miglioramento del sistema salute. Si tratta di una istanza rivolta al Ministro che comprende una forte assunzione di responsabilità nell’ambito delle competenze riconosciute quali professionisti sanitari e sociali.
REGIONALISMO DIFFERENZIATO
I professionisti sanitari e sociali concordano sulla opportunità di individuare strumenti che determinino il miglioramento delle performance del SSN peraltro già riconosciuto a livello internazionale come eccellenza. Riguardo alle ipotesi allo studio di attivare ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia in campo sanitario auspicano che i modelli autonomistici, in fase di definizione, tengano conto non solo di utilità economiche e dinamiche di mercato ma piuttosto si fondino su principi che garantiscano il diritto costituzionale alla salute nel rispetto della dignità e libertà dell’individuo.
Chiedono di essere coinvolti mediante l’attivazione di un Tavolo tecnico, quali attori del sistema salute in modo da condividere documentazioni e approfondimenti attualmente in corso, a diversi livelli, anche in quanto portatori non solo di competenze specifiche ma anche di conoscenze delle criticità gestionali dell’attuale impianto ordinamentale che richiederebbe correttivi e revisioni. La richiesta di condivisione, attraverso un confronto tecnico, dei percorsi ordinamentali, in corso, per definire nuovi modelli di governance risponde all’intento di evidenziare il prioritario criterio della sostenibilità economica di tali nuovi sistemi, risponde alla esigenza di disporre di un coerente finanziamento del fondo sanitario nazionale, risponde alla necessità di garantire i Livelli Essenziali di Assistenza.
PATTO DELLA SALUTE
La richiesta di un Tavolo tecnico risponde alla istanza congiunta delle Professioni di essere parte del percorso di predisposizione del Patto della Salute che va a incidere su temi fondanti quali le risorse, la revisione dei ticket, la riorganizzazione della assistenza territoriale, i fabbisogni di personale, la interconnessione informatica, l’edilizia sanitaria, il ruolo delle professioni sanitarie. Tutti obiettivi strategici che richiedono, ad avviso della Professioni sanitarie e sociali intese ragionate sui temi di interesse e piena collaborazione tra Istituzioni e operatori della salute.
LEGGE N.3/18 C.D LORENZIN
La Legge n.3/18 c.d Lorenzin dovrà con urgenza riprendere il percorso di attuazione attraverso l’emanazione dei decreti attuativi previsti che costituiscono atti imprescindibili per il corretto espletamento delle attività istituzionali degli Ordini. Gli adempimenti di legge ancora da attuare e le criticità da risolvere sono esigenze indifferibili che vanno direttamente a impattare con l’attività quotidiana degli Enti e possono pregiudicare il corretto svolgimento delle funzioni istituzionali indicate nella vigente normativa.
Per realizzare quanto sopra esposto si rende necessaria l’attivazione di sedi di confronto sulle questioni specifiche quali per esempio: la sussidiarietà che necessita di uno specifico approfondimento, l’avvalimento di interesse generale “per l’esercizio di funzioni di particolare rilevanza”, il nuovo procedimento disciplinare, la CCEPS, le problematiche relative ai professionisti che operano in ambito non sanitario. Si attende in tal senso una apposita iniziativa del Ministro.
VIOLENZA SUGLI OPERATORI SANITARI
Le Professioni sanitarie e sociali esprimono apprezzamento per l’impegno specifico del Ministro Grillo attraverso atti concreti, quali la proposta di legge presentata a suo nome e auspicano che l’impegno continui attraverso la definizione di un percorso di approfondimento sulla violenza che possa coinvolgere le professioni sanitarie e sociali che tutte si trovano, senza distinzioni, ad affrontare una realtà di violenza in ambito lavorativo e non, che continua a registrare episodi drammatici spesso con esiti mortali. È certamente un segnale di disagio della intera società che investe drammaticamente le Professioni sanitarie e sociali, tradizionalmente vicine ai più deboli e fragili tra i cittadini. Questo rende ancora più importante concretizzare una sede di condivisione dove definire ipotesi di soluzione e individuare strumenti di tutela.
Fnopi – Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche
Fnomceo - Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri
FnoTsmr-Pstrp - Federazione nazionale Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione
Cnop - Consiglio Nazionale Ordine Psicologi
Fofi - Federazione Ordini Farmacisti Italiani
Onb - Ordine Nazionale dei Biologi
Fnovi – Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani
Fnopo - Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica Fncf - Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici
Cnoas – Consiglio Nazionale Ordine Assistenti Sociali
21 marzo 2019
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