Bilancio sociale Farmacie. Conte: “Siete 18mila sentinelle a tutela della salute pubblica”
Così il presidente del Consiglio nel messaggio inviato in occasione della presentazione alla Camera del secondo aggiornamento del Bilancio Sociale delle farmacie realizzato da Utifar. “Dell’opera dei farmacisti in questa sede si parla soprattutto per la parte riguardante l’approccio diretto ai cittadini, il ruolo sociale di supporto, di dialogo e di informazione. Non solo cura, quindi, ma prevenzione ed educazione alla tutela della salute”, ha detto ancora Conte.
06 DIC - E’ stato presentato alla Camera dei Deputati il secondo aggiornamento del Bilancio Sociale delle farmacie, una ricerca condotta da Utifar (Unione tecnica italiana farmacisti) per la prima volta nel 2012, già allora, come oggi, in collaborazione con il Centro Studi Sintesi della CGIA di Mestre e con il supporto incondizionato di Teva.
Il Bilancio sociale rappresenta lo strumento di comunicazione più congruo per offrire ai colleghi farmacisti, alle rappresentanze di categoria e, soprattutto, alle istituzioni, una serie di dati che riguardano il vero valore che le farmacie offrono al cittadino e alla società.
In apertura dei lavori, il moderatore
Francesco Giorgino ha letto il messaggio con il quale il presidente del Consiglio
Giuseppe Conte ha voluto salutare i presenti ricordando la sua vicinanza al ruolo fondamentale svolto dalle farmacie all’interno del tessuto sociale del nostro Paese. Conte, nel suo messaggio, ha richiamato un’espressione cara al presidente Utifar
Eugenio Leopardi, ricordando l’importanza del lavoro svolto dalle “18mila sentinelle” presenti sul territorio a tutela della salute pubblica. Il presidente del Consiglio dei Ministri ha poi sottolineato che “dell’opera dei farmacisti in questa sede si parla soprattutto per la parte riguardante l’approccio diretto ai cittadini, il ruolo sociale di supporto, di dialogo e di informazione. Non solo cura, quindi, ma prevenzione ed educazione alla tutela della salute. E’ un compito meritorio per il quale, senza riserve, desidero esprimere un profondo e sincero ringraziamento”.
Nel suo intervento,
Eugenio Leopardi ha ricordato come queste 18mila sentinelle stanno sempre più operando in maniera coordinata e come la professionalità sia il vero valore aggiunto per la crescita del ruolo delle farmacie. Leopardi ha altresì ricordato che “dal 1957 Utifar è al fianco dei farmacisti, fornendo strumenti di formazione e progettualità, sempre con lo sguardo rivolto al futuro”.
“La farmacia di oggi - secondo Leopardi - dimostra di essere andata oltre non solo alla semplice dispensazione dei farmaci, ma anche all’offerta di consigli e di servizi ai cittadini: oggi la farmacia è un vero e proprio consulente a tutto tondo sulle questioni che riguardano la salute delle famiglie italiane”. In un momento nel quale la famiglia diviene, per varie ragioni, sempre più il fulcro della presa in carico della salute dei propri membri, la farmacia territoriale rappresenta un supporto sempre più importante per offrire consigli, suggerimenti, anche solo un ascolto attivo e un indirizzo a chi è in difficoltà e non sa come muoversi per accudire i propri cari. “La farmacia - ha proseguito Leopardi - è sempre più uno sportello del Servizio sanitario sul territorio. Bisogna tenerne conto. Occorre che le istituzioni considerino con estrema attenzione questa tendenza, che emerge chiaramente dai dati del Bilancio sociale. Sarebbe utile che le istituzioni interagissero maggiormente con le farmacie per favorire un coordinamento e un’organizzazione di questo loro ruolo di supporto attivo al cittadino”.
Leopardi ha poi evidenziato che che nel 2018 il Ministero della Salute ha riconosciuto ad Utifar la qualifica di Società scientifica, motivo questo di “di stimolo a continuare il nostro lavoro”.
Andrea Favaretto, del Centro Studi Sintesi della CGIA di Mestre, presentando i dati della ricerca ha richiamato l’alta propensione della farmacia alla prevenzione ed ha evidenziato come esistano forti elementi di “empatia tra farmacia e cittadini”. Una farmacia su quattro resta aperta più di 50 ore alla settimana, sempre una su quattro applica l’orario continuato. Inoltre, nell’arco della giornata lavorativa, più di 6 ore sono dedicate alla consulenza nei confronti degli utenti, sempre a titolo gratuito. Sempre secondo Favaretto, la farmacia sente la vicinanza con il cittadino, ma non si sente ancora pienamente apprezzata dal sistema sanitario nel suo insieme. Tornando ai dati del Bilancio, emerge il forte ruolo che le farmacie si stanno ritagliando rispetto ai servizi mirati alla prevenzione delle principali patologie, attraverso giornate informative e test diagnostici.
“Nel 2017 - ha sottolineato Favaretto - l’83% delle farmacie ha offerto test di prevenzione gratuiti”. Sempre in questo ambito, oltre l’80% delle farmacie ha organizzato giornate dedicate alla prevenzione di particolari patologie per una media di quasi 8 giornate all’anno e con un costo medio di 280 euro a giornata a carico della farmacia. Queste giornate di prevenzione organizzate dalle farmacie hanno visto, sempre nel 2017, una partecipazione media di quasi 18 persone ad evento. Quando i servizi non sono stati offerti a titolo gratuito, il costo medio per l’utente è stato di 13 euro”.
Favaretto, in conclusione del proprio intervento, ha evidenziato l’importanza dei servizi e della collaborazione con il sistema sanitario, evidenziando come in alcune regioni le farmacie vengano già oggi coinvolte in processi gestionali e organizzativi come quello di superare l’annoso problema delle liste d’attesa. Se la strada è segnata, secondo Favaretto la “vera sfida verso la farmacia 4.0 è data dalla digitalizzazione”.
Collegandosi ai dati illustrati da Favaretto,
Rossana Boldi, vicepresidente Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, ha ricordato che attraverso l’innovazione, la farmacia e i farmacisti risulteranno fondamentali per la farmacia del futuro. Lo saranno per la gestione di molti aspetti sanitari. In primis, l’aderenza terapeutica e la gestione delle cronicità, due aspetti di fondamentale importanza per l’efficacia e la sostenibilità del Servizio sanitario.
Rossana Boldi ha poi affrontato i temi dell’attualità, salutando con entusiasmo il recentissimo emendamento che prevede il ritorno alla proprietà delle farmacie in seno al farmacista, che, secondo l’emendamento, dovrà detenere almeno il 51% del capitale sociale delle farmacie.
Un applauso della sala è giunto anche a coronamento della previsione di escludere dal pagamento degli sconti a favore dello stato le farmacie con fatturati inferiori ai 150mila euri. Un provvedimento che sarebbe una boccata di ossigeno per le piccole farmacie che svolgono nel territorio un ruolo di grande importanza sociale.
Il presente e il futuro del Servizio sanitario, nonché le strategie per rendere più efficiente il sistema, coinvolgendo sempre più le farmacie territoriali, sono stati l’oggetto dell’intervento di
Stefano Vella, direttore del Centro Studi per la salute globale dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha ricordato come il fondamentale è straordinario ruolo delle farmacie deve “essere messo a sistema” per valorizzare al meglio le risorse attraverso un coordinamento in rete.
I dati del Bilancio sociale hanno offerto lo spunto per parlare di sanità a tuttotondo anche a
Carla Collicelli, segretario dell’Asvis (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile), è intervenuta parlando di sostenibilità, affermando che dietro questa parola deve esserci non solo la preoccupazione rispetto alle risorse economiche, bensì una vera e propria strategia che comprenda la tutela di svariate istanze, dal superamento delle diseguaglianze, al rispetto per l’ambiente, fino alla tutela della salute.
Anche il rapporto tra pubblico e privato rappresenta ancora oggi “uno scontro ideologico” che deve essere superato, uno scontro rimasto troppo a lungo nell’ombra che merita di essere discusso apertamente per valorizzare al meglio, e al di fuori da ogni ideologia, il ruolo del privato nella sanità.
Andrea Mandelli,presidente Fofi, dopo avere manifestato il proprio apprezzamento per il riconoscimento a Società scientifica ottenuto da Utifar ed evidenziano il proprio “orgoglio nel vedere Utifar annoverata tra le 5 società scientifiche presenti nel nostro settore”, ha richiamato i temi legati all’attualità e auspicato un percorso congiunto tra la Federazione, le società scientifiche e Federfarma, nell’ottica di un cammino congiunto verso le nuove sfide e opportunità che si manifestano e che trovano conferma anche nell’attualità legislativa.
Anna Lisa Mandorino, vicesegretario generale vicario di Cittadinanzattiva, ha salutato con soddisfazione la grande vicinanza tra cittadino e farmacia confermata dai dati contenuti nel Bilancio sociale “perfettamente in linea con i dati emersi nel nostro Rapporto condotto sul cittadino per comprendere il loro rapporto con le farmacie”. “Se il ruolo della farmacia nel territorio emerge con grande evidenza - ha continuato Anna Lisa Mandorino - occorre aumentare la percezione di questo valore, non sempre adeguatamente riconosciuto”.
Nel corso dei lavori è giunto il messaggio di
Luca Coletto, neo Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute. Coletto ha sottolineato come “da questa analisi emerge ancora una volta quanto ogni giorno viene svolto, a volte in modo non così tangibile, nelle 18000 farmacie per la salute dei cittadini italiani. In questi anni di assessorato alla sanità in una regione così complessa come il Veneto, grazie ad una proficua collaborazione proprio con le istituzioni della farmacia ho potuto valorizzare il ruolo svolto nell’interesse del cittadini e, quindi, dell'intero territorio per il quale la farmacia rappresenta un fondamentale punto di riferimento socio sanitario per il paziente”. Sempre secondo Coletto, il progetto sulla cronicità, che ha preso avvio nella sua parte pratica il primo dicembre, è un concreto esempio, di come la farmacia rurale sia, a volte, l’unico presidio presente nelle zone più disagiate.
Marco Cossolo, presidente di Federfarma ha espresso riconoscenza ad Utifar per lo studio condotto, auspicando la massima divulgazione dei dati in esso contenuti.
Secondo Cossolo, dal Bilancio “emergono tre elementi fondamentali. Anzitutto, la vicinanza delle farmacie al tessuto sociale. In secondo luogo, dai dati merge con forza la valenza professionale della farmacia. Cossolo ha evidenziato come lo studio confermi l’importanza della funzione professionale svolta all’interno delle farmacie, funzione che spesso è demandata alla “buona volontà” del singolo farmacista, mentre dovrebbe essere maggiormente sviluppata in modo omogeneo. La maggioranza delle farmacie, ha ricordato Cossolo, opera in modo estremamente professionale, ma non ancora in modo uniforme sul territorio. Il terzo aspetto evidenziato da Cossolo riguarda la reazione delle farmacie alla crisi economica. Il farmacista ha saputo riallinearsi al calo del fatturato conseguente al calo del settore dei farmaci dispensati in regime Ssn. La reazione delle farmacie è stata pronta, comprimendo i costi fissi e variabili, ma sempre salvaguardando l’occupazione e il personale. Serve però un aiuto concreto da parte dello Stato che dovrebbe essere maggiormente vicino alle farmacie, aiutandole a sostenersi anche in termini economici.
In chiusura dei lavori, Eugenio Leopardi ha ricordato il ruolo fondamentale della formazione professionale al quale il farmacista dovrà accedere in misura sempre più uniforme e omogenea. Leopardi ha anche richiamato l’importanza che la farmacia faccia sempre più “rete” per offrire alle famiglie e ai cittadini un servizio maggiormente standardizzato, per divenire sempre più “uno sportello del Ssn sul territorio, in stretta collaborazione con medici ed infermieri”.
06 dicembre 2018
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