Nel corso dei lavori, ai quali hanno preso parte, tra gli altri, il nuovo presidente della Siot, Francesco Falez, e il deputato Massimo Misiti, della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, è stato affermato all’unanimità che “industria e classe medica devono lavorare insieme, altrimenti sviluppo e ricerca si fermano a scapito del cittadino e del sistema sanitario”.
I relatori si sono soffermati sul tema delle sponsorizzazioni e della formazione dei professionisti attraverso fondi provenienti da imprese private; sui conflitti di interessi che possono manifestarsi nella ricerca scientifica, nella formazione e nell’aggiornamento professionale, nei rapporti con industrie, enti, organizzazioni e istituzioni, nonché con la pubblica amministrazione, e sulla trasparenza delle relazioni che possono coinvolgere i singoli medici sui quali grava la responsabilità nella gestione delle risorse. Al riguardo Falez ha ricordato come “molto spesso gli ortopedici siano vittime di un sistema troppo burocratizzato”. Dello stesso avviso anche Misiti che ha sottolineato la necessità di dare la giusta dignità al medico, il quale non deve essere “vittima di violenza”.
Obiettivo dell’evento è quello di stilare, a breve, un vademecum al fine di innescare non solo i processi per una relazione virtuosa tra aziende produttrici associate e mondo degli operatori sanitari, ma anche garantire che le azioni di supporto da parte dell’industria non si prestino a dubbi in ordine alla correttezza, trasparenza e imparzialità nel rapporto tra questi ultimi e i professionisti sanitari. “Dobbiamo lavorare per l’unità di intente – ha concluso il presidente della Siot – ma non vogliamo essere giudicati da altri, poiché Siot ha già un suo codice etico”.
Intanto, l’assemblea generale dei soci Siot ha nominato il suo nuovo presidente per il prossimo biennio che è appunto Francesco Falez. Romano, 61 anni, è Direttore di Unità operativa complessa di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale Santo Spirito di Roma.
12 novembre 2018
© Riproduzione riservata