FarmacistaPiù/2. Governance sanitaria. D’Ambrosio Lettieri: “Serve più collaborazione tra le professioni”
Esperti attorno a un tavolo per cercare di governare il cambiamento a Farmacistapiù. Tra le sfide del futuro la gestione della medicina territoriale, lo sviluppo delle tecnologie informatiche e la capacità di lavorare in team multidisciplinari.
12 OTT - “È evidente che nell’attuale situazione occorre creare un percorso assistenziale tra ospedale e territorio in cui tutti gli attori del processo di cura possano operare in sinergia. Questo obiettivo è oggi più facilmente raggiungibile grazie allo sviluppo delle tecnologie informatiche e dalla nascita di una vera e propria sanità digitale, di cui il Fascicolo sanitario Elettronico e il Dossier farmaceutico costituiscono la base. Questa evoluzione va tuttavia governata, istituendo anche sistemi di valutazione delle performance, a tutela della salute dei cittadini così come del razionale utilizzo delle risorse. In tal senso, il progetto “Reset” lodevolmente promosso e realizzato da Agenas, rappresenta un modello virtuoso di riferimento a cui ispirare una nuova governance sanitaria”.
Le parole di
Luigi D’Ambrosio Lettieri introducono il tema dell’ambiziosa tavola rotonda che chiude la giornata di venerdì a Farmacistapiù: “La governance sanitaria: misurazione delle performance e sinergie interprofessionali”.
Riuniti attorno al tavolo medici di medicina generale, farmacisti ospedalieri, farmacie rurali e infermieri hanno cercato, con qualche difficoltà, di trovare un terreno comune sul quale far partire una collaborazione nell’interesse del paziente.
“La presenza del Dossier farmaceutico tra le componenti fondamentali del Fascicolo sanitario elettronico è un fatto importantissimo – ha affermato
Andrea Mandelli, presidente Fofi – In primo luogo perché permetterà di rispondere a una domanda finora inevasa: quali e quanti farmaci assume il paziente che si rivolge a differenti professionisti e ricorre all’automedicazione. Ma è importantissimo anche perché è una base per costruire un flusso di informazioni costante tra tutti gli attori della cura sul territorio e nell’ospedale. È anche un aspetto cardine della collaborazione tra i professionisti che già esiste in molte situazioni ma deve essere generalizzata e standardizzata, costruendo processi i cui risultati possano essere misurati concretamente, individuando così eventuali carenze e al contempo le buone pratiche, anche oggi esistono, da generalizzare”.
Pierpaolo Sileri, presidente della 12° Commissione permanente “Igiene e Sanità” del Senato della Repubblica, “il Servizio sanitario nazionale non è stato al passo con i cambiamenti che ci sono stati in Italia in questi 40 anni. Ora dobbiamo cambiare rotta e iniziare a ascoltare tutti. Solo così possiamo pensare di creare una governance che metta davvero il paziente al centro”.
Secondo
Francesco Bevere, direttore generale di Agenas, “è tempo di mettere insieme i professionisti e di lavorare in team. Oggi abbiamo un documento concreto per la riorganizzazione della medicina territoriale che è all’attenzione del ministero. Serve un grande lavoro di squadra per completare la revisione del modello di governance del sistema sanitario”.
12 ottobre 2018
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