Formazione Medicina generale. Si lavora su revoca bandi. Regioni al lavoro per nuovo test entro Natale. Saitta: “Stiamo tentando l’impossibile”
di L.F.
Ci vorrà probabilmente ancora del tempo per risolvere la questione del corso di formazione in medicina generale dopo che l’aumento delle 860 a borse a bandi chiusi ha reso necessario l’annullamento del test del 25 settembre. L’idea, a quanto si apprende, è di revocare i bandi regionali, tutelando però chi si era già iscritto, e fissare la data del test prima di Natale. E intanto Fnomceo chiede a Grillo di “nominare nelle singole Regioni un commissario ad acta per sbrogliare la matassa”.
20 SET - Revoca dei bandi con la tutela per chi si era già iscritto e test entro Natale, anche se c'è ancora il rischio che possa slittare a inizio 2019 com'era emerso nella mattinata. Sarebbe questa, a quanto si apprende da fonti regionali, la soluzione su cui si starebbe lavorando per risolvere la questione del corso formazione in medicina generale dopo che con l’aumento di 860 borse deciso in Stato-Regioni a fine luglio si è reso necessario annullare (dopo un confronto tra Ministero-Regioni e medici) la data del test (originariamente previsto per 25 settembre) e contestualmente rimettere mano ai bandi.
Bandi che a questo punto però, per evitare ricorsi, saranno molto probabilmente revocati tout court, anche se si lavora ad una forma di tutela per chi si era già iscritto (per evitare ulteriori problemi burocratici). Ma i tempi, a questo punto, si allungano e il test per il triennio 2018-2021 si dovrebbe tenere entro Natale mentre il test per il triennio 2019-2021 si terrà nell’autunno prossimo. Il prossimo passo sarà il riparto delle borse e poi verrà avviata tutta la macchina che dovrà definire le tempistiche precise.
“Stiamo tentando l’impossibile per indire la data prima di Natale”. Ci ha fatto sapere il coordinatore della Commissione Salute delle Regioni,
Antonio Saitta. “Il lavoro è molto complicato ma la nostra intenzione è di non andare al 2019: uno perché abbiamo bisogno di medici e secondo perché per le nuove borse abbiamo congelato fondi nostri. Questa settimana definiremo il contenuto bando di modo che possa essere uniforme in tutte le Regioni”
Sullo sfondo è forte però la pressione della Fnomceo che chiede al Ministro della Salute
Giulia Grillo di nominare nelle singole Regioni un commissario ad acta per sbrogliare la matassa ed evitare lo slittamento del test.
“Invitiamo il Ministro della Salute on. Giulia Grillo a nominare, nelle singole Regioni, Commissari ad acta per gestire nei termini di Legge i concorsi per l’accesso al Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale, nel caso in cui la Conferenza Stato Regioni non fissasse oggi una data congrua a far iniziare il corso nei tempi previsti dalla Legge”.
Ha detto oggi il Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo),
Filippo Anelli.
“L’inizio dei corsi, come stabilito per legge, nel 2018, consentirebbe di portare a casa duemila medici di Medicina Generale pienamente formati nel 2021, quando già la carenza di queste figure professionali, dovuta all’ondata di pensionamenti, farà sentire pesantemente i suoi effetti – commenta Anelli -. Se si posticipasse l’inizio del corso, invece, non avremmo, tra tre anni, nessun nuovo medico di famiglia, creando una grave crisi per il sistema e fortissimi disagi per i cittadini”.
“Siamo riusciti, tutti insieme, a incassare lo storico risultato del raddoppio delle borse, proprio per arginare questi effetti: non vanifichiamolo proprio ora, solo per difficoltà organizzative del tutto superabili, quando siamo a un passo dal realizzarlo” avverte Anelli.
“Siamo fiduciosi che le Regioni non vorranno far questo ai loro cittadini, lasciarli tra tre anni senza medico di famiglia – conclude - . Se così non fosse, ricordiamo che la Legge non può essere violata da nessuno, e che il commissariamento sarebbe passo doloroso ma necessario per ottenerne il rispetto”.
L.F.
20 settembre 2018
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