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Farmacisti di parafarmacia. Gullotta (Fnpi): “Stop bandi per le farmacie comunali che escludono o penalizzano la categoria”


“Chiediamo che i farmacisti di parafarmacia non siano considerati dei ‘figli di un Dio minore’ ma possano avere uguale tutele e accesso alla professione”. È l’appello lanciato dalla Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane, dopo le segnalazioni di alcuni colleghi di bandi, per assunzione nelle Farmaci Comunali, che penalizzano la categoria.

19 MAR - “I farmacisti delle parafarmacie sarebbero esclusi e penalizzati da vari bandi per assunzione nelle Farmaci Comunali”. La denuncia arriva da Giuseppe Gullotta, presidente Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane, che si è fatto portavoce delle segnalazioni avanzate da molti colleghi.
 
Solo per fare un esempio Gullotta cita l’ultimo episodio, in ordine cronologico: “la Servizi Farmaceutici di Brindisi Srl – ha spiegato - nell'ultimo bando per al'assunzione di un farmacista esclude gli anni di lavoro in parafarmacia. Questo – ha continuato il presidente – è un ulteriore esempio di come le contraddizioni dell'attuale normativa crei disparità ed assurdità all'interno della stessa Categoria”
 
La Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane ha sottolineato il ruolo dei propri associati: “il farmacista che lavora in Parafarmacia è lo stesso che lavora in Farmacia, è perfettamente abilitato a trattare tutti i tipi di farmaci e di ricette, chi lavora in Parafarmacia non può farlo non perché non ne ha le capacità o le qualifiche, ma semplicemente perché ad oggi nelle parafarmacie non si possono dispensare certe categorie di farmaci”.
L’appello delle Federazione è rivolto ai vertici della Fofi “affinché - hanno sottolineato - si lavori seriamente a risolvere le tante anomalie che in questi anni si sono ingenerate. Chiediamo che i farmacisti di parafarmacia non siano considerati dei ‘figli di un Dio minore’ ma possano avere uguale tutele e accesso alla professione”.

“Il mondo dei farmacisti, con la legge sulla concorrenza e la proprietà delle Farmacie anche a non farmacisti, presenta una realtà normativa schizofrenica, che da un lato – ha aggiunto Gullotta - determina vincoli e incompatibilità per gli stessi farmacisti titolari di farmacia e dall'altro permette a chiunque di essere proprietario di farmacia, senza nessun vincolo o problema di sorta. È necessario ed un urgente una revisione del sistema di distribuzione del farmaco e di accesso alla professione, e' necessario ed urgente una tutela e valorizzazione delle migliaia di farmacisti che ad oggi lavorano in parafarmacia”.
 
“Proprio dal mondo delle Farmacie comunali - le prima anche ad essere preda delle grandi multinazionali estere - sono arrivate le proposte di bandi per l'assunzione di farmacisti al ribasso. In questo – hanno concluso i rappresentati di categoria - riteniamo che la valorizzazione e difesa della figura del farmacista, ovunque esso lavoro, sia una priorità”.

19 marzo 2018
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