Specializzazioni. Intercollegio professori di Area medica chiede: “Pubblicazione del bando e concorso prima dell’estate”
Tutto questo "al fine di ripristinare la regolarità che è andata perduta nell’anno passato, proprio in conseguenza della prima fase del processo di accreditamento, tanto che il concorso, per l’anno accademica 2016-17, si è espletato a dicembre ‘17”. Inoltre, sulle Abilitazioni scientifiche nazionali: "La continuità dell’Asn assieme al piano finanziato nella legge di stabilità per il reclutamento di giovani ricercatori sta premiando i sacrifici fatti negli ultimi anni"
15 MAR - L’Intercollegio di medicina che rappresenta i 50 Settori Scientifico Disciplinari di Area medica universitaria, cioè quasi 9000 docenti (di cui oltre 1800 Professori Ordinari) ed anche le discipline Biologiche, delle Scienze Motorie e dell’area Psicologica che svolgono didattica nei corsi di laurea di area sanitaria, si è riunito a Roma presieduto da
Andrea Lenzi, per completare la nomina della governance eleggendo la Giunta di cui fanno ora parte, oltre a Lenzi,
Alfonso Barbarisi come past president,
Antonella Polimeni come vicepresidente e
Antonio Benedetti,
Giuseppe Buonocore,
Edoardo Midena come consiglieri.
Durante questa seduta, l’Intercollegio ha incontrato il Presidente dell’Agenzia di valutazione (Anvur)
Paolo Miccoli ed il rappresentante dei Professori Ordinari di medicina al Consiglio Universitario nazionale (Cun)
Mario Amore.
Con loro sono stati discussi gli sviluppi di importanti questioni dell’Area fra cui la revisione dell’accreditamento delle Scuole di specializzazione in atto in queste settimane presso il Miur. Il Presidente Lenzi ha sottolineato l’importanza di tale processo che, nonostante la situazione politica del Paese, deve svolgersi in parallelo con l’attivazione delle procedure per il nuovo bando per gli aspiranti specializzandi. Su questo punto l’Intercollegio si è pronunciato all’unanimità: “Chiediamo ai Ministri dell’Università e della Salute di mettere in atto tutte le azioni possibili per consentire la pubblicazione del bando al più presto e l’espletamento del concorso prima dell’estate, al fine di ripristinare la regolarità che è andata perduta nell’anno passato, proprio in conseguenza della prima fase del processo di accreditamento, tanto che il concorso, per l’anno accademica 2016-17, si è espletato a dicembre ‘17”.
L’Intercollegio ha inoltre incontrato i rappresentanti Cun di tutte le altre aree delle Scienze della Vita (scienze biologiche, agrarie e veterinarie). Il dibattito si è rivolto, in questo caso, in modo specifico alle problematiche relative al riordino dei Settori Scientifico disciplinari che rappresentano i contenitori dei saperi, della ricerca e della formazione universitaria. Al termine della discussione il presidente Lenzi ha sottolineato che tutta l’area delle Scienze della Vita avendo metodologie scientifiche e formative omogenee ha raggiunto sul punto un pensiero comune. L’intercollegio ha deliberato all’unanimità: “Chiediamo con forza al Cun di tenere conto della specificità dell’area Scienze della vita, e di quella Medica in particolare, che per le sue caratteristiche non può essere soggetta a semplificazione ed accorpamenti di tipo meramente quantitativo che non tengano conto della qualità e specificità delle singole discipline e delle attività anche assistenziali che ad esse sono correlate”.
Si è parlato inoltre di reclutamento e dell’attivazione prevista dal Miur di una nuova tornata biennale di Abilitazione Scientifiche nazionali (Asn) a partire dalla seconda metà del 2018 come annunciato in una nota ministeriale che l’Intercollegio ha accolto con il massimo plauso.
Il presidente Lenzi ha dichiarato: “La continuità dell’Asn assieme al piano finanziato nella legge di stabilità per il reclutamento di giovani ricercatori sta finalmente premiando i sacrifici fatti negli ultimi anni in cui il sistema della formazione e della ricerca universitaria in area medica sono rimasti ai massimi livelli internazionali nonostante la riduzione drammatica delle risorse. Come è ben noto al Miur, la medicina universitaria rappresenta nel suo insieme un modello di efficacia in senso formativo, scientifico ed assistenziale, come dimostrato da tutti gli indicatori di performance nei tre ambiti: fra i migliori medici formati a livello europeo, una delle migliori produzioni di ricerca con eccellenze di livello internazionale in molti ambiti, strutture sanitarie di eccellenza a disposizione dei cittadini”.
15 marzo 2018
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