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Elezioni Cao. Trionfa la lista “Unità e Collegialità” guidata da Raffaele Iandolo. Dopo sette mandati consecutivi finisce l’era “Renzo”


Entrano inoltre a far parte della Commissione Albo Odontoiatri Nazionale Gianluigi D'Agostino (Torino), Brunello Pollifrone (Roma), Alessandro Nisio (Bari) e Diego Paschina (Trieste). I primi quattro entreranno a far parte del Comitato Centrale. Resta invece fuori la lista guidata dal presidente uscente, Giuseppe Renzo, dopo 7 mandati alla guida della Cao. Nei prossimi giorni sarà eletto il nuovo presidente. Domani mattina lo scrutinio per la componente medica Fnomceo. IL PROGRAMMA DELLA LISTA "UNITA' E COLLEGIALITA'"

22 GEN - Si concludono le elezioni per il rinnovo dei vertici della Commissione Albo Odontoiatri. Trionfa la lista “Unità e Collegialità” guidata da Raffaele Iandolo (Avellino), che è risultato il primo degli eletti con 221 voti. A seguire, entrano a far parte della Cao, Gianluigi D'Agostino (Torino) con 217 voti, Brunello Pollifrone (Roma) con 191 voti, Alessandro Nisio (Bari) con 188 voti e Diego Paschina (Trieste) con 182 voti. I primi quattro entreranno a far parte del Comitato Centrale. Per la componente medica della Fnomceo bisognerà invece atttendere lo scrutinio che inizierà martedì 23 gennaio.
 
Resta invece fuori la lista "Cao C'è" guidata per 7 mandati dal presidente uscente, Giuseppe Renzo. Nei prossimi giorni sarà eletto il nuovo presidente.
 
A queste elezioni, la lista vincente "Unità e Collegialità" si è presentata con un programma articolato in 9 punti.
 
1. Collegialità delle decisioni. È di primaria importanza promuovere la gestione condivisa delle funzioni fondamentali della CAO Nazionale e, nel contempo, assicurare a tutte le CAO Provinciali l'assistenza di cui necessitano, soprattutto nel campo legale ed amministrativo, nonché nella formazione legata all’attuazione delle nuove norme in tema di procedimento disciplinare
 
È assolutamente necessario creare un rapporto, tra CAO Nazionale e CAO Provinciali, in cui il contributo positivo di consigli e critiche venga esaltato e finalizzato alla conversione di idee in soluzioni per le numerose problematiche ad oggi irrisolte. Una struttura organizzativa appositamente costituita si farà carico del coordinamento continuo tra CAO Nazionale e CAO Provinciali.
 
La valorizzazione della libera professione, di cui l'Odontoiatria in Italia rappresenta l’ultimo baluardo, sarà attuata soprattutto al fine di un’efficace
tutela della salute del cittadino.
 
2. Autorizzazioni sanitarie. Nel facilitare l'attuazione delle normative autorizzative in una realtà caratterizzata da una spiccata frammentazione, con differenze anche sostanziali da regione a regione, il nostro progetto mira a realizzare semplificazione delle procedure amministrative, in cui gli Ordini Provinciali dovranno avere un ruolo centrale, affiancando e stimolando la CAO Nazionale.

3. Rapporti Politico-Istituzionali. Sarà nostro impegno prioritario privilegiare il dialogo, sempre con rispetto reciproco ma mai con sudditanza, con tutti gli interlocutori istituzionali (Componente Medica, Sindacati Medici e Odontoiatrici, Associazioni di Consumatori, Esponenti Politici, Università, Società Scientifiche...), incentivando uno scambio di opinioni, pensieri, intenzioni e prospettive per cercare, insieme, soluzioni condivise ed evitando sovrapposizioni di competenze.
 
Si aprirà l’epoca di una nuova CAO costituente: garantiremo un impegno massimo nella stesura dei Decreti Attuativi della Legge Lorenzin, di concerto con il Ministero della Salute e con la Componente Medica, individuando nuove regole che portino ad una fase di rinnovo generazionale e ad un equilibrio di genere, con grande attenzione al ruolo deontologico e maggiore trasparenza nelle nomine e nelle spese.

Si mostrerà altresì indispensabile riscrivere e riformare la legge istitutiva della nostra professione (Legge n. 409/1985), così cambiata negli ultimi anni, ridefinendo e ampliando il campo di intervento degli odontoiatri.
 
4. Pubblicità sanitaria/onorari. Su temi che riguardano la salute dei cittadini è auspicabile istituire un Osservatorio sulla pubblicità sanitaria che scoraggi e limiti gli abusi dell’attività informativa e comunicativa, con una vigilanza preventiva sull’eventuale messaggio commerciale/promozionale scorretto.
 
L’abolizione del minimo tariffario non ha cancellato l’esigenza di un costo minimo della prestazione che sia indice di qualità: le tariffe low cost non consentono trattamenti adeguati ed efficaci.

Il nostro progetto consiste nel predisporre, insieme alle CAO Provinciali, dei parametri di riferimento degli onorari che siano applicabili alle prestazioni professionali.
 
5. Società di capitali. Il continuo diffondersi delle società commerciali, con la presenza esclusiva di soci di capitale nel settore odontoiatrico, sta penalizzando non soltanto l’attività di noi professionisti ma soprattutto i cittadini, poiché l’interesse primario è rivolto al prevalere del profitto sulla tutela della salute.
 
6. Abusivismo. Alla luce della Legge Lorenzin, di recente approvazione in Parlamento, l’inasprimento delle pene è un passo fondamentale, atteso da troppo tempo, per contrastare il fenomeno dell’abusivismo e del prestanomismo. Riteniamo molto positivo l’obbligo, da parte degli organi di polizia, di confiscare i beni utilizzati per commettere il reato.
Compito della CAO Nazionale sarà quello di realizzare un’intesa con le Procure e i NAS affinché la Legge Lorenzin veda la sua piena ed efficace attuazione.
 
7. Detrazioni fiscali. Considerando l’impossibilità di potenziare, da parte dello Stato, le prestazioni sanitarie rese a titolo gratuito dal SSN, è nostra priorità (successivamente al riordino delle attività svolte in ambito societario) porre all’attenzione della classe politica una proposta di intervento, sostenuta da una approfondita analisi di fattibilità, che preveda un aumento della detrazione fiscale sulle spese per le prestazioni odontoiatriche (ad esempio su alcune tipologie di prestazioni, come le protesi), oppure altri strumenti fiscali (come il credito d’imposta) che invoglino i pazienti a venire presso i nostri studi. Si tratta in primo luogo di una scelta di civiltà.
 
8. Fondi sanitari. Unisalute, Previmedical etc. applicano tariffe ridicole per le prestazioni, decise in maniera arbitraria, senza nessun confronto con la nostra professione. Bisogna intervenire per contrastare tale convenzionamento scorretto e incompatibile con una professione odontoiatrica di qualità.
 
9. Enpam. Le nostre assemblee, in cui intervengono i rappresentanti ENPAM, devono diventare un momento per nuove idee e proposte per migliorare i servizi che l’Ente rivolge alla nostra professione e per chiarire le problematiche sollevate dei presidenti CAO nella gestione dello stesso.

22 gennaio 2018
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