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Medici. Aim e Sigm chiedono una “rifondazione della professione e dell’istituzione ordinistica”


Lo scrivono oggi in una nota le due associazioni che affermano di condividere quanto detto dal presidente Omceo di Piacenza nell’ultimo Consiglio nazionale della Fnomceo, quando ha parlato di una “Federazione che rappresenta solo gli iscritti ad alcuni sindacati medici e ad alcuni partiti politici”.

20 GEN - L’Associazione Italiana Medici (AIM) e l’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) hanno sottolineato in una nota stampa di apprezzare e sostenere la posizione assunta dal Presidente Omceo di Piacenza, Augusto Pagani, nell'ultimo Consiglio Nazionale Fnomceo con riferimento all’imminente rinnovo del Comitato Centrale.
 
In quell’occasione Pagani aveva tra l’altro detto che non intendeva sostenere “un modello antiquato di Federazione ed un sistema di potere inadeguato, che rappresenta solo gli iscritti ad alcuni sindacati medici e ad alcuni partiti politici, e per di più indebolito e condizionato da conflitti di interesse e da logiche di potere che nulla hanno a che vedere con i compiti, le funzioni ed i principi etici ai quali la attività ordinistica si deve ispirare”.
 
“Già in occasione delle elezioni della precedente compagine erano emerse delle voci critiche nei confronti della contiguità della Federazione ad una deriva politico-sindacalista – dichiarano congiuntamente AIM e SIGM, che aggiungono come “la Fnomceo, ormai da anni, non è più rappresentativa delle diverse sensibilità né è portatrice delle istanze che insistono in seno alla Professione”
 
“Tali dinamiche – proseguono - hanno indebolito la Professione al punto da relegarla in una posizione di passività nel corso di iter di approvazione del Ddl Lorenzin, che è peraltro esitato in una riforma degli Ordini provinciali e della Federazione priva di concreti elementi di innovazione. Prendiamo inoltre atto con rammarico dell’assenza di medici donna nella lista che si propone per il rinnovo del Comitato Centrale in supporto del Presidente Anelli, oltre che dell'assenza di un reale ricambio generazionale in seno allo medesima compagine”.
 
 
“Chi ha l’ambizione di proporsi alla guida della Fnomceo – dicono ancora Aim e Sigm - dovrebbe farsi interprete in maniera inequivocabile della terzietà della Professione dai partiti e dai sindacati. Al fine di restituire credibilità all’istituzione ordinistica è necessario affermare la trasparenza nella gestione degli Ordini, a partire dal segnare una chiara inversione di tendenza, in cui non si creino poltrone o entità gemmate dagli Ordini, ma si tenga conto delle necessità per un reale spirito di servizio”.
 
“Intendiamo parlare alla maggioranza silente della Professione medica, rappresentata dai colleghi che, quotidianamente, espletano la propria opera dentro e fuori il Servizio Sanitario Nazionale, con passione, dedizione e non senza difficoltà, e non solo ai colleghi che sono già in prima linea svolgendo un ruolo di rappresentanza! Auspichiamo che, qualunque sia l’esito delle elezioni, da oggi abbia avvio un percorso di rifondazione della Professione medica e dell’istituzione ordinistica tutta volta ad un maggiore confronto tra tutte le parti”, concludono le due associazioni.

20 gennaio 2018
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