Emergenza-urgenza. Martini: “In Italia standard di qualità. Ora puntare a continuità assistenziale"
In occasione delle Giornate internazionali di emergenza, che si svolgeranno a Palermo il 21 e 22 ottobre, il sottosegretario alla Salute “esprime apprezzamento a coloro che quotidianamente contribuiscono all’erogazione di servizi come quelli di emergenza”.
20 OTT - Nei paesi occidentali il politrauma costituisce la principale causa di morte nei soggetti di età inferiore ai 45 anni e causa di invalidità permanente in un numero ancora maggiore con un enorme impatto sulla qualità della vita dei pazienti e sull’intero sistema sanitario nel suo complesso.
Gestire correttamente l’assistenza al paziente politraumatizzato significa ridurre la mortalità e la morbilità, attenuare la criticità del decorso e restituire le persone alla loro attività lavorativa e vita sociale. E l’Italia può contare su un “sistema di emergenza-urgenza per la gestione del paziente politraumatizzato che possiede standard diffusi ed attestati di qualità sia nella fase acuta con il trattamento precoce e la stabilizzazione in loco del paziente, sia in quella di ricovero con l’utilizzo di protocolli e procedure basati su dati riconosciuti dalla comunità scientifica”. A sostenerlo è il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, nel messaggio inviato alle “Giornate Internazionali di Emergenza” che si svolgeranno a Palermo il 21 e 22 ottobre.
Il primo pensiero del sottosegretario è andato però ai professionisti e “a tutti coloro che quotidianamente contribuiscono con elevata professionalità ed impegno all’erogazione di servizi così delicati come quelli di emergenza”, a cui Martini ha voluto esprimere “un sentito apprezzamento”.
“L’assistenza al paziente politraumatizzato – ha ricordato il sottosegreatario - si configura come un processo volto a consolidare il lavoro d’équipe e multidisciplinare nell’obiettivo di restituire alla persona la migliore qualità di vita possibile sul piano fisico, funzionale, sociale ed emozionale. Un obiettivo di alto valore etico di cui voi tutti siete i primi protagonisti. Molto è stato fatto in questi ultimi anni in termini di confronto anche a livello internazionale”. Il Piano Sanitario Nazionale 2011-2013, ha quindi sottolineato Martini in conclusione, “prevede quale elemento fondamentale per garantire la continuità dell’assistenza in emergenza, la realizzazione e il completamento della rete delle acuzie ad alta complessità assistenziale”.
20 ottobre 2011
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