Guardia medica aggredita a Foggia. Cisl Medici: “Situazione non più accettabile”
Il sindacato punta il dito contro coloro che “hanno il dovere di governare in maniera appropriata il servizio sanitario regionale in tutte le Regioni italiane, garantendo l’attività medico-sanitaria in completa sicurezza per i pazienti, per i medici e per il personale sanitario”. “Non ci sono scusanti”.
14 NOV - “Esprimiamo grandissima solidarietà alla
collega della continuità assistenziale di Foggia, vittima di un’aggressione assurda; contestualmente manifestiamo anche pietas umana per il paziente con problemi autore del gravissimo gesto, senza peraltro assolutamente giustificarlo. Invece non abbiamo scusanti per coloro i quali devono essere chiamati in causa per primi essendo quelli che hanno il dovere di governare in maniera appropriata il servizio sanitario regionale in tutte le Regioni italiane, garantendo l’attività medico-sanitaria in completa sicurezza per i pazienti, per i medici e per il personale sanitario”. Ad affermarlo, in una nota,
Annalisa Bettin, Segretario Nazionale Cisl Medici alle Politiche di Genere e Welfare, delle Pari Opportunità e del Coordinamento Donne.
Per Bettin “non è più accettabile non tutelare in maniera congrua un medico che presta la propria attività in un servizio così delicato ed importante per i pazienti e per la collettività tutta”.
La Cisl Medici, conclude Bettin, “continua ad essere in prima linea non solo nella denuncia ma anche nelle proposte affinché simili episodi non accadano più in una sanità che per moltissimi altri aspetti si annovera tra le migliori in Europa”.
14 novembre 2017
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