Coordinamento nazionale donne-medico ai sindaci: “I gesti criminali sono la dimostrazione di un sistema che non funziona”
Continua la mobilitazione per mettere la parola fine alla violenze ai danni della categoria. Questa volta, l'appello ha raggiunto i primi cittadini italiani: “lottare insieme per sconfiggere la violenza che colpisce medici e il personale del Ssn”. Oggi a Catania una nuova manifestazione. Su change.org l’appello ai ministri ha superato le 20 mila firme. LA LETTERA AI SINDACI.
28 SET - “Ci rivolgiamo a voi, ai primi cittadini, perché la tutela della sanità, come dell’ordine pubblico, sono due dei parametri fondamentali della presenza dello Stato sul territorio, della vivibilità di un comune, ma soprattutto della qualità stessa della democrazia”. Lo scrivono le
Donne Medico rappresentanti del neonato Coordinamento Nazionale, in una lettera inviata ai sindaci d’Italia.
Proseguono così le iniziative del Coordinamento contro la violenza e in difesa della sanità pubblica, trasversale a professioniste di diversi sindacati, rappresentanti istituzionali e delle società scientifiche. Dopo
la lettera inviata ai ministri Minniti e Lorenzin, e
l’appello al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,
oggi è stato il turno dei sindaci per chiedere una alleanza tra i medici e il personale del Ssn per sconfiggere questa criminale spirale di violenza.
Oggi a Catania, manifestazione e corteo fino alla prefettura perché non cali il silenzio sui tragici fatti di Trecastagni, dopo la drammatica violenza sessuale subita da una guardia medica.
Su
change.org, con l’appello ai ministri Minniti e Lorenzin, raggiunte già in pochi giorni circa 23 mila firme.
28 settembre 2017
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