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Sicurezza sul lavoro. Chersevani (Fnomceo): “Istituire lo Sportello del disagio lavorativo per aiutare i medici in difficoltà”


Un luogo virtuale, ma anche uno spazio fisico. È così che il Presidente Roberta Chersevani, immagina lo “Sportello del disagio lavorativo”, un servizio per medici e odontoiatri che sarà proposto a tutti i 106 presidenti d’Ordine d’Italia riuniti nel Consiglio Nazionale, a Giardini Naxos (Messina), il prossimo 29 settembre.
 

22 SET - Uno “Sportello del disagio lavorativo”, dove medici e odontoiatri possano denunciare eventi e situazioni che non li lasciano lavorare in condizioni di sicurezza. Ad ascoltarli, a rispondere, e a monitorare le situazioni a rischio, un Gruppo di Lavoro istituito ad hoc all’interno della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO).

 
L’idea è del Presidente della FNOMCeO, Roberta Chersevani: “farò questa proposta prima al Comitato Centrale e poi a tutto il Consiglio Nazionale – ha spiegato Chersevani -, perché l’Ordine si possa veramente mettere a tutela dell’iscritto e della persona assistita”.
 

La sua richiesta arriva all’indomani dell’ennesimo episodio di violenza ai danni di un medico è sarà ufficializzata a Giardini Naxos (Messina), il prossimo 29 settembre, davanti i 106 presidenti d’Ordine d’Italia riuniti nel Consiglio Nazionale. Il presidente della FNOMCe subito dopo i fatti di Catania, in cui una giovane dottoressa era stata aggredita e violentata durante il turno di guardia medica, aveva esortato a smetterla con le parole e le dichiarazioni di intenti e passare a soluzioni concrete. L’appello è stato raccolto dagli Ordini provinciali e tutti, nessuno escluso, in poche ore, hanno proposto rimedi più o meno strutturali.
 

In base all’articolo “Qualità ed equità delle prestazioni”, del Codice Deontologico della categoria, “è diritto del medico – ha aggiunto il Presidente della FNOMCeO - deve esigere da parte della struttura in cui opera ogni garanzia affinché le modalità del suo impegno e i requisiti degli ambienti di lavoro non incidano negativamente sulla qualità e sulla sicurezza del suo lavoro e sull’equità delle prestazioni”.
 

“Ma quale qualità potrà assicurare un medico frettoloso perché spaventato o minacciato, quale equità un medico che ha paura a far entrare in ambulatorio quello che vede come un potenziale aggressore?”, ha domandato Chersevani.
 
Non meno importante il primo comma dell’articolo 70 – ha affermato ancora il presidente FNOMCeO -, che mette in guardia verso il sovraccarico di lavoro dei medici e l’eccesso di prestazioni, che rischia di inficiare la qualità e la sicurezza delle prestazioni stesse”.

Ma come funzionerà, nella pratica, lo “Sportello del disagio”?
“Potrebbe essere uno spazio virtuale o anche un momento di incontro con un collega dell’Ordine – ha spiegato Chersevani – Sarà una rete che costruiremo insieme, con le idee che nasceranno dal Consiglio Nazionale” .
 

Il primo passo sarà l’istituzione, presso la FNOMCeO, di un Gruppo di Lavoro dedicato, che svilupperà il progetto e provvederà poi a monitorare le segnalazioni sino a tracciare una mappa del disagio lavorativo in ambito medico.

22 settembre 2017
© Riproduzione riservata

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